Home Politica Mirko Sannini del Pd: “C’è un problema rifiuti da risolvere tutti insieme”

Mirko Sannini del Pd: “C’è un problema rifiuti da risolvere tutti insieme”

"La raccolta differenziata raggiunge il 41,90% ad Anzio; a Nettuno non riesce ad andare oltre il 51,70%. Il comune con la più alta percentuale di raccolta differenziata

“La raccolta differenziata raggiunge il 41,90% ad Anzio; a Nettuno non riesce ad andare oltre il 51,70%. Il comune con la più alta percentuale di raccolta differenziata nella provincia di Roma è Castel Gandolfo con il suo 71%. Latina e provincia non vanno meglio di noi. Questi sono i dati emersi da Ecoforum di Legambiente Lazio di ieri e che testimoniano ciò che affermavo pochi giorni fa: ovvero che per tutto l’impegno che ci si possa mettere raggiungere il 100% della raccolta differenziata è praticamente impossibile e che quindi il problema rifiuti c’è”. Lo scrive in una nota stampa Mirko Sannini, del Pd di Nettuno. “C’è e gli va data la giusta importanza. Non possiamo più permetterci di fare populismo e demagogia su questo tema; di criticare solamente le scelte delle amministrazioni di qualunque colore esse siano. C’è bisogno che il mondo della politica si unisca trasversalmente in tavoli di lavoro per studiare e tirare fuori soluzioni concrete sfruttando le tecnologie che il progresso ci dona, come può essere quella dei termovalorizzatori. Non solo utili per arginare il problema della indifferenziata ma anche di grande sostegno economico alle famiglie. Infatti dove sono situati vanno a sostenere le abitazioni del territorio con l’energia ricavata dal loro funzionamento. Guardo a Brescia, dove le bollette di luce e gas sono praticamente irrisorie in confronto a ciò che oggi paghiamo noi dalle nostre parti. È normale che ora nei nostri territori ancora non ci sono queste tecnologie e che quindi ci sia un problema da affrontare, soprattutto dopo l’incendio del TMB salario. Occorre ora, nei limiti delle proprie responsabilità, che ognuno faccia la propria parte per il bene comune e che le beghe politiche si ripongano per un secondo nel cassetto”.