Il consigliere comunale di Anzio Marco Maranesi prende posizione sulla questione rifiuti, prima presentando una richiesta di accesso agli atti al Dirigente dell’U.O. Ambiente Sanità del Comune di Anzio, al Responsabile dell’Anticorruzione del Comune di Anzio, poi inviando una pec all’ufficio protocollo con cui si contesta il servizio.
“Il sottoscritto nell’espletamento delle funzioni di Consigliere Comunale – si legge nella prima mail – con la presente sono a chiedere alla S.V. copia di tutte le comunicazioni intercorse tra l’ufficio Ambiente e Sanità del Comune di Anzio e la società Camassa Ambiente S.p.A. comprese eventuali contestazioni e multe a partire dal 1 gennaio 2017 alla data odierna. Si informa la S.V. che la presente richiesta ha carattere di urgenza e chiedo che venga evasa nelle modalità previste dalla legge in vigore per l’accesso agli atti da parte di Consiglieri Comunali”.
“Oggetto: servizio di raccolta rifiuti – si legge nella seconda comunicazione – In riferimento al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani svolto dalla soc. Camassa Ambiente S.p.A. per tutto il territorio del Comune di Anzio mi dispiace constatare che soprattutto negli ultimi mesi il servizio prima menzionato non è assolutamente funzionante ed abbiamo tutta la città completamente sommersa dai rifiuti e non parlo solo dei rifiuti che vengono abbandonati per strada, ma parlo anche del non svolgimento del normale servizio di raccolta porta a porta con continui disservizi per i cittadini per una evidente carenza di mezzi e strutture da parte di chi è aggiudicataria allo svolgimento di tale servizio creando una preoccupante emergenza igienico – sanitaria. Chiedo di verificare urgentemente: 1. lo stato di attuazione del servizio di raccolta dei rifiuti; 2. il rispetto del capitolato speciale d’appalto e il contratto d’appalto in essere;
Vengono apprezzati gli sforzi da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente e dei dipendenti addetti alla raccolta che continuamente vigilano sul territorio e segnalano le anomalie che pervengono dai cittadini, ma i fatti ci inducono alla conclusione che tutto questo non è più assolutamente sufficiente ed una Città come la nostra, fiore all’occhiello del turismo Regionale del Lazio non può più permettersi giornate come quelle trascorse inondati da rifiuti maleodoranti che oltre ad essere una seria preoccupazione igienico-sanitaria è un danno di immagine economicamente incalcolabile. Chiedo urgentemente alla S.V. di interpellare l’Autorità Nazionale Anti – Corruzione e la Prefettura di Roma e di Bari, per valutare una eventuale immediata rescissione contrattuale, qualora venga dimostrata l’inadempienza e l’inadeguatezza della società aggiudicataria a svolgere il servizio di raccolta porta a porta, oltre a verificare urgentemente se gli uffici comunali hanno svolto il proprio lavoro nell’esclusivo interesse dell’ente comunale. E’ inteso che il sottoscritto nell’espletamento delle funzioni di Consigliere Comunale, come previsto dalla legislazione in vigore, vigilerà attentamente sulle azioni che la S.V. percorrerà nei prossimi giorni, nella speranza che non si ravvisi la necessità dell’intervento dell’autorità giudiziarie e contabili preposte. Chiedo inoltre alla Segretaria Generale e Responsabile dell’Anti-Corruzione del Comune di Anzio, oltre a quanto prima descritto, di trasmettere la presente comunicazione all’O.I.V. del Comune di Anzio per la valutazione dei raggiungimenti obbiettivi amministrativi da parte della Dirigenza all’Ambiente e Sanità”.