Home Politica Degrado al centro di Nettuno, lettera aperta di Alberto Andolfi

Degrado al centro di Nettuno, lettera aperta di Alberto Andolfi

COSI’ TOCCHIAMO IL FONDO. Questo il titolo di una lettera aperta a firma di Alberto Andolfi, che si dice un cittadino di Nettuno,

COSI’ TOCCHIAMO IL FONDO. Questo il titolo di una lettera aperta a firma di Alberto Andolfi, che si dice un cittadino di Nettuno, ma è stato anche un esponente di spicco del Pd ed ex vicesindaco della città che, a testimonianza di quanto detto, fornisce ampia documentazione fotografica.

“E’ mai possibile – si legge nella lettera – che al centro di una cittadina che aspira ad avere una economia basata sul turismo, in piena stagione estiva, ci possa essere un parco pubblico in zona centro con erba secca alta un metro tra cui si annidano carogne di animali morti, siringhe, cumuli di immondizia, ove ormai risiede fisso un accampamento di zingari e troneggia putridume e degrado ovunque e per non farsi mancar nulla ogni tanto si stacca un ramo dai pini abbandonati. Che i residenti dopo aver perfino manifestato in strada e segnalato la situazione a tutti gli organi amministrativi preposti, si sentano inascoltati e abbandonati  in  condizioni  non riscontrabili neanche nell’Africa più desolata; pensare che questa doveva essere l’amministrazione che ascoltava i cittadini. Qualcuno ironicamente dice che è la strategia della nuova giunta per scoraggiare l’insediamento dei profughi, come dire, visto che è peggio che a casa nostra, torniamocene indietro.

Stiamo parlando dei giardini dietro la rotatoria di San Rocco (Largo Don Vincenzo Cerri) ove la situazione igienica e di rischio incendio è al limite, forse da intervento dell’Ufficio Igiene provinciale.  Eppure al servizio cura e manutenzione giardini, mi risulta debbano provvedere sia la società che gestisce i rifiuti, sia la municipalizzata Poseidon, ma dove stanno?  Bisognerà forse assegnare qualche incarico esterno, visto che ad oggi non è ancora dato sapere come funziona questa società.  Oltre a dichiarare la propria insostituibilità ed  ingegnarsi nell’acquisto di fantascientifici macchinari  per riparare le strade, redige regolari  rapportini  giornalieri di lavoro? Confronta i propri costi con il mercato libero?  Dimostri insomma perché cotanta struttura e cotanti manager  non riescano a mantenere in modo decente quattro parchi cittadini.  Sarà forse il caso che qualcuno cominci a fornire la “contabilità industriale” e non solo promesse.  E’ anche comprensibile che il lavoro sia tanto soprattutto nell’ambito del patrimonio scolastico comunale, ma va pur dimostrato se l’utilizzo del personale è correttamente razionalizzato o se la congruità dei costi, rispetto al servizio reso è fuori mercato. Si tratterebbe di “danno erariale”. Chiaramente non me la prendo con gli operai ma con chi li dirige visto che dai curriculum non mi risulta ce ne sia uno che abbia competenze adatte al ruolo che ricopre.  Dato che a Nettuno non c’è tutto questo verde da manutenere,  arrivare a lasciare in completo abbandono (non si vede un giardiniere da oltre sei mesi) un punto verde posto agli ingressi sud ed ovest della città, significa essere miopi politicamente per usare un eufemismo. E non si venga a tirar fuori la storia della convenzione con il chiosco e le rispettive competenze per la pulitura del giardino, altra cosa assurda e indecente.  Se il comune non sa gestire una convenzione non possono farne le spese i cittadini.  Per chi si  lamenta delle amministrazioni precedenti, posso dire che in quindici anni, con tutti i difetti e le carenze dimostrate, a questi livelli non c’eravamo mai giunti.  

Ho avuto modo di leggere le dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Fiorillo (attuale assessore ai LL.PP.) sul programma dei futuri interventi sul territorio e condivido pienamente il suo metodo per affrontare il problema delle buche stradali, con il rifacimento del sottofondo, come apprezzo, al di là di alcune scelte, l’impegno che sta mettendo nella soluzione dei  problemi strutturali di Nettuno; al contempo mi permetto di  suggerire di dare o far prestare maggiore attenzione ai servizi primari ed alle cose più in vista che determinano l’immagine ed il giudizio sulla nostra città (la vicina Anzio docet).  Faccio infine presente che in quell’area parcheggiano tantissime auto di persone che vanno in spiaggia e vi assicuro che i commenti sono irripetibili. Come dire, cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, se non peggio”.

Alberto Andolfi   (un cittadino di Nettuno)