Home Politica Il Pd di Anzio boccia il Bilancio: “Troppe tasse e zero investimenti”

Il Pd di Anzio boccia il Bilancio: “Troppe tasse e zero investimenti”

I Consiglieri Comunali del PD di Anzio Maria Teresa Lo Fazio, Ivano Bernardone e Andrea Mingiacchi mettono nero su bianco le critiche al Bilancio

I Consiglieri Comunali del PD di Anzio Maria Teresa Lo Fazio, Ivano Bernardone e Andrea Mingiacchi mettono nero su bianco le critiche al Bilancio della giunta Bruschini che hanno bocciato. “Dichiariamo il nostro voto contrario al bilancio di previsione  2017 – spiegano – per le ragioni che spesso abbiamo lamentato e  che costituiscono il  fardello ereditato dalle passate amministrazioni sempre di centro-destra. Si continua ad impedire a chi arriverà dopo di noi di lavorare con un margine minimo di autonomia e non ingabbiato da numeri che impediscano non solo il futuro ma anche il tempo corrente. Il bilancio che questa amministrazione ci presenta evidenzia subito la sua drammaticità nei macro numeri.

Partendo dalle entrate, constatiamo che continua la mungitura dei cittadini che saranno chiamati a sborsare 1000 euro pro-capite contando anche bambini e nullatenenti. Per fare un raffronto una cittadina come la nostra si aggira intorno ai 600euro pro-capite (Rimini, Senigallia) di prelievo fiscale comunale ovviamente qui ometto qualsiasi commento legato alla qualità dei servizi erogati, la cui insufficienza è sotto gli occhi di tutti. Ci soffermiamo sulle spese  di ammontare pari a 46 milioni di euro in cui si intravede  una bella sforbiciata nel tempo alla voce emolumenti per le cariche elettive sindaco, assessori e consiglieri, mentre meno bene vedremo la drastica diminuzione di emolumenti e contribuiti per i cittadini meno abbienti rilevabile dalle voci di spesa relative al sociale Altrettanto coraggio nel taglio non si palesa nella voce spese per incarichi professionali dove le cifre sono ancora a 6 zeri e non si capisce perché non si possa agire in house

Riteniamo che sul fronte spesa si possa far di più e meglio rispetto al 42% della pressione fiscale prevista. Anche sul fronte spese per servizi comuni (rifiuti) la previsione di 13.500.000 di spesa sembra molto lontana dall’obiettivo di 9.000.000 che mediamente spendono le cittadine come la nostra, se poi a questo si aggiunge il 65% della tariffa che non si riesce a incassare,si può ben intuire perché il servizio sia di qualità scarsa con i lavoratori sul piede di guerra in quanto non riescono a percepire regolarmente lo stipendio, sarà forse un problema di pagamento del servizio da parte del Comune? A tal proposito rileviamo un fondo crediti di dubbia esigibilità che lievita nel tempo al ritmo di 1.500.000 euro l’anno per il 2018 e 2019.

Nell’ambito del servizio mensa si evince una difficoltà nell’incassare  le rette  già da due o tre anni per un ritardo della bollettazione, le richieste di pagamento stanno pervenendo nel mese corrente da pochi giorni e riguardano i mesi da ottobre 2016 ad aprile 2017 suddivise in tre rate di cui la prima già scaduta al 31,03,2017 ,la seconda in scadenza al 30,04,2017 e  la terza al 31,05,2017. Una famiglia con due figli si trova a pagare circa 500 euro in mese. Forse è il caso di iniziare ad investire qualche euro per cambiare metodo, ad esempio prevedendo una  carta ricaricabile o forme al fine di incassare  il massimo. Sembra venuto il momento di capire certi fenomeni ed intervenire per affrontarli alla radice, pena la mancanza di fondi disponibili tra 2 anni.

La nota comunque dolente del presente Bilancio è quella degli investimenti e cioè delle spese in c/capitale con il quale si misura il futuro e la prospettiva di Anzio  vengono programmate spese per 8.500.000  contro i 12.000.000 contenuti nel programma quinquennale degli investimenti, che definivamo giustamente il libro dei sogni,  cioè in media 1500 euro a cittadino. Ritornando alle nostre cittadine similari stiamo su 4500-5000 pro capite per Senigallia e  ed una media nazionale di 4.800 pro capite(fonte ANCI) ED UNA MEDIA EUROPEA DI 7.500 EURO (FONTE ISTAT) ,ma quello che più preoccupa è la qualità della spesa, cioè le aree di intervento e la ponderazione della spesa.

Troviamo ad esempio che per lo sport si stanzia 250.000 euro cioè il 3%,cultura euro 800000 determinate per lo più da spese fisse,il turismo (euro  40000) sembra dimenticato come se la nostra economia non avesse nulla a che vedere con le politiche di incentivazione del turismo, alla voce giovani troviamo un netto di zero, mentre il 50% è dedicato alla viabilità. Se fosse vero potremmo dire di aver sistemato le strade di Anzio per i prossimi 10 anni…….vedremo. Nella voce macroeconomica tutela della salute l’importo è zero, ottima prospettiva… cittadini di Anzio pregate per la vostra salute. Per concludere risulta inesistente la liquidità di cassa, in questo modo si continua a ricorrere ad anticipazioni del tesoriere con ammontare di 7250000 circa nel 2017 e 4500000 di euro negli anni successivi”.