Home Politica Nettuno – Fermata l’auto dei 5 stelle, ma è tutto in regola

Nettuno – Fermata l’auto dei 5 stelle, ma è tutto in regola

“Ci dispiace per la gaffe di alcuni avversari politici del M5S che si sono peritati, maldestramente a stimolare esponenti dell’autorità locale a far fermare l’autovettura di alcuni attivisti del M5S di Nettuno che, in perfetta applicazione della legge sulla pubblicità elettorale fonica, stavano annunciando i comizi prossimi a Nettuno di alcuni parlamentari del M5S”, afferma Angelo Casto candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, che prosegue: “sebbene sia comprensibile il nervosismo politico della vecchia politica per via del fatto che i consensi per il M5S sono in grande ascesa e che ormai il rischio ballottaggio è sempre più vicino”, non è comunque corretto che “i ragazzi del M5S vengano fermati dicendo loro di non poter più procedere nell’iniziativa di pubblicizzare con il megafono il comizio di domani 29 maggio in piazza Cesare Battisti con Paola Taverna, Roberta Lombardi, Massimo Castaldo e Valentina Corrado, solo perchè, non meglio identificati esponenti, legati alla vecchia politica, maldestramente stimolano alcuni esponenti della polizia locale, dicendo loro che c’era stata una revoca, addirittura a livello nazionale e che quindi i 5 Stelle andavano fermati perché con la loro autovettura e il loro megafono stavano violando queste direttive sulla pubblicità elettorale fonica”. Il candidato sindaco del M5S, Angelo Casto, informato dai suoi attivisti di quel che stava succedendo, è caduto dalle nuvole in quanto non era al corrente di nessuna fresca o nuova direttiva e/o legge che potesse vietare la pubblicizzazione dei comizi, mentre era perfettamente al corrente che è vietata, e non per direttiva, ma proprio per legge – perché non prevista in alcun modo – la pubblicità elettorale che invita al voto di specifici candidati e ciò in quanto “l’uso di altoparlanti su mezzi mobili è consentito solo nei termini e nei limiti di cui all’art. 7, comma 2, della legge 24 aprile 1975, n. 130, e cioè soltanto per il preannuncio dell’ora e del luogo in cui si terranno i comizi e le riunioni di propaganda elettorale e solamente dalle 9 alle 21.30 del giorno della manifestazione e di quello precedente, salve diverse motivate determinazioni più restrittive adottate da parte degli Enti locali interessati relativamente agli orari anzidetti” (leggasi regolamenti comunali e/o direttive ad hoc). “Sono molto sconfortato di questi comportamenti di alcuni avversari politici, ma non tanto per il clima di antagonismo spinto che pure ci sta, ma quanto per il fatto che ci siano esponenti legati alla vecchia politica che per la loro esperienza dovrebbero meglio conoscere leggi, direttive e regolamenti”. Prosegue Casto dicendo “ma dove vogliamo portare la bella Nettuno con questi presupposti? Sono anni che con i nostri attivisti ci stiamo prodigando per portare avanti la concezione che prima di aprire la bocca in qualunque contesto, bisogna aver studiato prima, altrimenti si fanno solo brutte figure che quando le fanno i politici hanno innegabili ricadute anche sulla buona gestione della cosa pubblica che deve avere come riferimenti la legge e non altro. Mi auguro che questo episodio possa far capire a tutti i cittadini della necessità di persone sempre più preparate e competenti fin nelle più piccole cose come questa, e che in questa guerra dell’uno contro l’altro ad ogni costo, qualcuno non travalichi il confine insuperabile – per legge – dei diritti politici e personali di ognuno”. Comunque, “con intelligenza e signorilità”, conclude Casto sorridendo, “dopo aver verificato l’improbabile modifica della Legge 130/1975, abbiamo ripreso con tranquillità e massima serenità la pubblicizzazione del comizio del M5S di domani 29 maggio 2016, per il quale – approfittando di questa maldestra gaffe di altri – rinnoviamo il nostro invito a partecipare”. “#ARivederLeStelle e buono studio a tutti, soprattutto per quanto riguarda la Legge 130/75 e la 212/1956!”.