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Nettuno – Il Pd, il flop delle firme e i diktat dalla Capitale

C’è una certa aria di tensione in questi giorni nel Pd di Nettuno, che oltre a dover affrontare il mancato decollo della raccolta firme per la costituzione dell’Albo degli elettori, (siamo ancora abbondantemente sotto le 100 iscrizioni, al netto di chi ha la tessera di Partito e quindi il diritto a votare alle Primarie) non riesce a trovare una quadra sulle candidature. A quanto pare il flop delle iscrizioni sta facendo salire la tensione anche a Roma, che alla luce dei fatti sarebbe più propensa ad una candidatura votata a maggioranza ma questa strada, che all’inizio sembrava fare contenti molti, oggi non sembra più percorribile senza scontentare molti, forse troppi. Il nome che da Roma sembra i big spingano con forza, è ancora una volta quello di Rino Combi (che più volte ha detto che non aveva intenzione di passare per le Primarie) la cui provenienza dal centrodestra non sembra essere un problema se non per alcuni “interni”, che senza troppe remore hanno preso le distanze fin dalle primissime ore di questa candidatura. Ora, per portare avanti Combi a farsi indietro dovrebbero essere in molti, da Giacomo Menghini a Daniele Reguiz, passando per Riccardo Ferrante. E non è detto che anche un quarto nome non sia già pronto. Sempre che a Roma, per volere di un senatore, non passi la linea Combi.