Home Politica Anzio – Ingiunzioni ai consiglieri, errori e denunce

Anzio – Ingiunzioni ai consiglieri, errori e denunce

Il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini

Le ingiunzioni di pagamento inviate dall’ufficio tributi del comune di Anzio ad alcuni consiglieri comunali, con apposite comunicazioni (15 le missive recapitate) , in cui si riporta l’articolo di legge sulla possibile decadenza dall’incarico in assise se non si saldano i debiti contratti con le imposte ha lasciato molti esterrefatti. Sia per l’importo di cui si parla, 400mila euro che dovrebbero essere imputabili a multe non pagate e arretrati su Tari e Tarsu, sia perché la legge non prevede, contrariamente a quanto si legge nelle missive, la decadenza dall’incarico di consigliere per dei ritardi di pagamento con le imposte. Una situazione complessa, quella dell’invio delle lettere, complessa e in divenire. Indiscrezioni vogliono che altre lettere siano in invio e che sarebbero pochissimi i consiglieri rimasti fuori dall’accertamento. Indiscrezioni, tuttavia, raccontano anche di errori palesi in questi accertamenti che, ad esempio, contestano ai consiglieri le imposte su immobili intestati a persone diverse (genitori, coniugi, figli) che sono titolari anche delle utenze. A quanto pare ad alcuni si contesta il totale pagamento di utenze societarie di cui si detengono quote minoritari e in cui non si hanno ruoli amministrativi. Ancora ad altri sono stati inviate richieste di pagamento per imposte su società di cui non si è mai fatto parte e con cui non sono mai sorti legami. Diversi i consiglieri comunali che, avverso la missiva dell’ufficio ambiente, hanno deciso di presentare ricorso tramite un legale e c’è anche chi sta valutando un esposto nei confronti del funzionario che ha firmato le lettere, sottintendendo la possibilità della decadenza. “E’ una situazione molto particolare – spiega il Sindaco Luciano Bruschini – ho letto alcune di queste lettere e devo dire che ci sono problemi manifesti. Contestazioni errate e richieste anomale. Tengo a precisare che i ritardi nel pagamento delle tasse non sono motivo di decadenza, soprattutto quando si tratta di conteggi sui generis tutti da chiarire e soprattutto se si chiede ai consiglieri di pagare imposte arretrate dovute da altri utenti. In ogni caso sulla questione verrà fatta chiarezza nell’interesse di tutte le parti in causa”.