Anzio – Servizi ridotti in ospedale, l’appello di Zucchini

Nella giornata del 6 luglio il vice sindaco del Comune di Anzio Giorgio Zucchini ha visitato il Reparto di Chirurgia dell’Ospedale Riuniti di Anzio ed ha constatato quella che è stata definita “una gravissima situazione nella quale versano i degenti costretti a letto, senza poter disporre di un impianto di climatizzazione. L’effettiva gravità sta nel fatto che è in corso il trasferimento in Chirurgia del reparto di Ortopedia, questo affinchè il personale possa usufruire delle ferie pregresse. Quindi, altri malati saranno costretti a subire la citata condizione”. Una situazione ampiamente prevedibile dalla Asl, che per l’ennesima estate non offre soluzioni al problema.

“E’ chiaro ed evidente – dice ancora Zucchini –  che la politica del Pd  e del centrosinistra, rivolta all’Ospedale Riuniti, prosegue verso un depauperamento delle risorse e delle strutture sul litorale a vantaggio degli Ospedali dei Castelli Romani. Tale situazione è inaccettabile, ritengo fondamentale rivendicare la storia dei Comuni di Anzio e Nettuno in materia ospedaliera; chiedo il rispetto per la salute dei cittadini e per l’intera popolazione che subdolamente sta perdendo servizi importanti come il Tribunale, gli Sportelli di Equitalia, la Banca del Sangue ed ora anche interi Reparti Ospedalieri.

Richiamo tutte le forze politiche del territorio – conclude il vicesindaco – a tutelare, invece della propria appartenenza, l’intera popolazione del litorale ed il diritto alla salute dei cittadini”.   Non solo. Sono i cittadini e il personale ad aggiungere ulteriori e sconfortanti dettagli sulla situazione dell’ospedale locale, che riduce i servizi proprio durante la stagione estiva, in cui la popolazione quadruplica. Gli interventi in programma, secondo la denuncia dei cittadini, sono rimandati a settembre perché le sale operatorie sono chiuse, se non per fronteggiare le emergenze che eventualmente si presentano. Una situazione di sempre maggiore crisi quella della sanità locale che offre un servizio ogni giorn più carente, lasciando i cittadini in balia di se stessi e dei privati.