Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato lo “stato di calamità naturale” a causa della grave crisi idrica determinatasi per l’assenza di precipitazioni meteorologiche ed in conseguenza della generalizzata difficoltà di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni. Il Presidente Zingaretti fa riferimento alla nota di Acea che annuncia una situazione più critica di quella del 2017 e dei dati dell’Osservatorio Permanente Utilizzi Idrici dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale, che ha rappresentato, sulla base di apposite elaborazioni scientifiche effettuate da IRSA-CNR, un ulteriore peggioramento delle condizioni pluviometriche e di conseguenza delle disponibilità idriche rispetto ai dati, già molto critici, emersi nel corso dell’osservatorio del 19 maggio scorso, che determinano una rilevante condizione di siccità su buona parte del territorio del distretto, ed in particolare della Regione Lazio. Alla luce della situazione Zingaretti ha RITENUTO necessario ed indispensabile procedere all’adozione di interventi immediati, urgenti e straordinari, a sostegno della popolazione e delle attività colpite e danneggiate dalla crisi idrica in argomento, anche e soprattutto al fine di prevenire rischi per la salute pubblica dovuti alla carenza di approvvigionamento idrico. Il Decreto prevede di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, di valutare la dichiarazione dello “stato di emergenza”, sulla base della evoluzione degli scenari di severità idrica in corso, provvedendo alla successiva trasmissione dei dati e del quadro dei fabbisogni per la verifica della sussistenza dei requisiti e dei presupposti al fine di fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale.