Home Politica Consiglio a Nettuno, l’opposizione scrive al Prefetto per fissare la data

Consiglio a Nettuno, l’opposizione scrive al Prefetto per fissare la data

Gli ex consiglieri di opposizione di Nettuno

“Dopo sei giorni dalla presentazione della mozione di sfiducia il Presidente del consiglio comunale di Nettuno Giuseppe Barraco non ha ancora ancora convocato il Consiglio Comunale nonostante la questione rivesta carattere di evidente e assoluta urgenza. Tutta l’attività di indirizzo politico amministrativo è bloccata fino a quando non si chiariranno le intenzioni del Sindaco e della maggioranza, ma certamente la Città non può attendere le riunioni alla Verdiana. Nettuno merita un confronto pubblico nelle sedi delle istituzioni. Invece, si sta ancora rimandando il bilancio politico e morale di quanto è avvenuto in Città. I nettunesi hanno diritto di sapere se gli eletti intendono ancora mandare avanti questa consiliatura. Il 7 marzo è la prima data utile per mettere all’ordine del giorno la mozione di sfiducia al Sindaco. Il presidente Giuseppe Barraco rimandando la convocazione dimostra di non svolgere il suo ruolo in modo super partes e di assecondare la strategia (?) politica di maggioranza (quale?) adeguando l’attività delle istituzioni alle tempistiche di incontri privati. Lo diremo fino allo sfinimento: non è più ammesso uscire di scena senza chiarimenti. È giusto che ogni consigliere dica pubblicamente la sua posizione in Consiglio. Nessuno vuole che alla prossima campagna elettorale qualcuno degli alfieri di maggioranza dica “io c’ero, ma non ero d’accordo”. Se è così, lo venga a dire in Consiglio e venga a votare la sfiducia. In ultimo, ci pare giusto rendere pubblico il fatto di aver protocollato al Prefetto la richiesta di consiglio con relativa mozione di sfiducia perché l’iter possa essere monitorato anche da Roma”.
Così in un comunicato congiunto l’opposizione consiliare di Nettuno composta da Antonio Taurelli, Marco Federici, Waldemaro Marchiafava, Roberto Alicandri, Simona Sanetti, Mauro Rizzo, Antonello Mazza, Enrica Vaccari, Luigi Carandente e Daniele Mancini.