Avevano creato delle finte associazioni Onlus per reperire abiti usati nelle zone della Provincia di Roma e Latina, poi gli indumenti usati anziché essere donati venivano messi in vendita, senza essere igienizzati, in Africa e nell’Est Europa. Questa mattina il personale della Polizia, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha eseguito 14 misure cautelari nelle città di Roma, Napoli e Salerno per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti speciali. Nel corso delle indagini, è emerso che venivano recuperati tramite una rete di cooperative sociali onlus – due delle quali sono state sequestrate – oltre tre tonnellate di indumenti ogni anno. Indumenti non igienizzati (pericolosi per le persone che li acquistavano) e per questo considerati come rifiuti, che viaggiavano con bolle di accompagnamento false. Tra i soggetti finiti in manette Pietro e Aniello Cozzolino. Dall’indagine emergono anche possibili legami con l’inchiesta “Mafia capitale”.
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