A quanto si legge nell’ordinanza del Gip che ha disposto l’arresto di Massimo Carminati, ex brigatisti nero e appartenente alla Banda della Magliana, il coinvolgimento dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, indagato dalla Procura, riguarderebbe anche la gestione dei centri immigrati in tutta la Provincia di Roma. Il gruppo criminale voleva imporre una sua cooperativa alla Prefettura di Roma (il cui bando di gara era stato vinto da un’organizzazione francese) che gestiva l’arrivo dei cittadini stranieri e imponeva la loro assegnazione ai singoli comuni. Il proseguimento delle indagini dovrà chiarire se Carminati e soci, infine, siano riusciti ad imporsi in questo settore. Anche il Comune di Nettuno, lo ricordiamo, ha due centri di accoglienza, uno in via Sele e l’altro in via dei Tinozzi. Accertarsi che la loro gestione sia regolare è una necessità. La gestione dei centri immigrati e dei finanziamenti connessi a questa attività, in più occasioni ha portato a risvolti criminali. Due anni fa nel comune di Sezze i vertici di una cooperativa sociale vennero tutti arrestati. Si scoprì che trattenevano i fondi destinati all’acquisto di abiti e cibo per i rifugiati che, nel mese di dicembre, andavano ancora in giro con le ciabatte estive.
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