Una scuola in Pit Stop, un gruppo di alunni indisciplinati, una bidella, anzi personale ATA, una nuova professoressa, diversa dai soliti docenti e dai soliti insegnamenti, infatti, stavolta, la materia di cui parliamo è: recitazione e i ragazzi si trovano davanti a uno dei testi più belli del teatro mondiale, “Romeo e Giulietta”, firmato nientepopodimenoche da William Shakespeare. L’amore trionfa sempre. La nuova professoressa riesce a parlare con loro, a farli appassionare della storia e loro piano piano si rendono conto che forse andare a scuola non è poi così male.
Trentatrè alunni, tutti impegnati a recitare, danzare, suonare. Ognuno ha superato la paura, quella sana paura di salire su un palcoscenico davanti ad un pubblico. Ognuno di loro ha avuto il coraggio di raccontare e trasmettere un’emozione. Obiettivi felicemente raggiunti grazie alla loro grinta e tenacia. Non basta solo un ruolo in uno spettacolo, è necessario vivere, divertirsi, piangere, ridere, arrabbiarsi per poi calmarsi e se guardiamo indietro, ci rendiamo conto che tutto questo è diventato nient’altro che realtà. Sono stati davvero speciali, perché questo sono i ragazzi al giorno d’oggi, basta solo saperli “addestrare”.