Cronaca

Chikungunya, l’influenza non uccide ma crea il caos nelle donazioni

La prima vera emergenza legata al virus della Chikungunya identificato ad Anzio, che si contrae con il pizzico della zanzara infetta non riguarda la malattia in se (che porta i sintomi e la cura di una normale influenza, con la possibilità di dolori alle ossa persistenti rispetto alla normalità) ma il il caos che si è venuto a creare per quello che riguarda le donazioni di sangue.

Dopo il blocco delle donazioni ad Anzio, e i 13 casi registrati a Roma, sono state impossibilitate alla donazione oltre 1,2 milioni di persone residenti nella capitale. Una vera e propria emergenza che, al momento, è compensata dalla generosità della Asl della Regione Lazio. Per evitare il blocco i donatori tradizionali, che non hanno avuto influenza, potranno continuare a donare nei centri Avis, autocertificando le proprie donazioni, che comunque verranno sottoposte ad analisi ulteriori ma, almeno, non si causerà un blocco che porterebbe a danni enormi per un sistema sanitario che della generosità dei donatori ha infinito bisogno. Intanto, mentre Anzio comincia le disinfestazioni e l’Istituto superiore di Sanità richiama il Comune di Roma che è in forte ritardo con il programma delle disinfestazioni di routine, ogni cittadino è invitato a difendersi dalle zanzare per evitare contagio e disagi.