In tanti nel primo pomeriggio di oggi hanno voluto dare l’ultimo saluto a Giuseppe Dolfa, l’uomo di 87 anni deceduto dopo sette giorni di coma a seguito di un drammatico incidente stradale sulla via Nettuno – Velletri dove ha perso la vita anche sua moglie Elena Saputo. A celebrare la funzione ancora Don Alessandro, nipote della coppia, che ha ricordato “Zio Peppe”, una persona buona e ben voluta da tutti. “Ci ritroviamo ancora qui – ha detto don Alessandro nella sua omelia – attorno questo altare a pochi giorni di distanza dall’ultimo saluto a zia Elena. Ancora una volta è il dolore che accompagna la nostra preghiera, un dolore che ci fa abbattere dall’apparente vittoria della morte. Un vecchio adagio recita “Finché c’è vita c’è speranza”, ma noi vogliamo dire “finché c’è speranza c’è vita” perché noi crediamo nella vita e nella speranza, nella fede e nella resurrezione e nell’amore che Cristo ha donato alla sua chiesa. Qualche giorno fa, durante i funerali di zia Elena – continua Don Alessandro – avevo detto che zio Peppe probabilmente non ce l’avrebbe fatta perché il suo corpo era troppo debole e le sue ferite troppo grandi, ma non è uscito sconfitto dalla morte per ha vissuto una vita dedicata alla moglie e alla famiglia. Come dice Matteo nel vangelo, non saremo giudicati dalle volte che siamo venuti in chiesa o dal numero di preghiere che abbiamo fatto, ma dall’amore che abbiamo dato agli altri ed io e tanti altri qui oggi possiamo testimoniare che da lui ci siamo sentiti amati”.
