“La spiaggia è lunghissima – ha detto uno dei bagnini che ha soccorso il bambino – è un miracolo che mi sono accorta che il piccolo fosse in difficoltà. Il mio collega mi ha raggiunto quasi subito, ma controllare questa parte di spiaggia non spetta a noi ed è un caso che ho visto la situazione di pericolo. Sarebbe bastato essere un po’ più lontani e davvero non so cosa sarebbe potuto accadere. Quando lo abbiamo riportato a riva il bimbo era veramente impaurito”. Sul litorale, pieno di bandiere rosse, comunque, in molti fanno il bagno senza tanti problemi, senza pensare dei rischi che corrono e fanno correre agli altri. “Uso il fischietto ogni dieci minuti – spiega l’altro bagnino – per invitare alla prudenza e far uscire la gente dall’acqua, ma le persone sono fortemente indisciplinate ed è veramente difficile farsi ascoltare”. Nulla ferma i bagnanti, né i divieti né i bagnini. I genitori sono fin troppo distratti anche con i bambini che senza colpo ferire fanno il bagno vicino alla foce del fiume. Una situazione davvero difficile. E ai maleducati locali si affiancano anche i turisti stranieri, che non sembrano comprendere neanche loro né il pericolo né il divieto.