Cronaca

I tanti addii a Carletto che lascia un vuoto incolmabile

Sono stati mille, ognuno a modo suo, i modi per dire addio a Carlo Sannino, il 18enne che ha perso la vita in un drammatico incidente d’auto ad Anzio. Il dolore sordo dei familiari, che silenziosi hanno seguito la bara del figlio per tutto il tragitto fino alla chiesa. Nelle orecchie i cori degli amici ultras Laziali, dei compagni di scuola. Tantissimi i ragazzini che indossavano delle magliette, con il volto di Carlo e una frase : “Non sono una roccia ma una montagna”.

IL dolore dei familiari

Tantissimi i cartelloni per Carlo da “Da lassù il nostro 6° uomo sei tu” a “il Nostro campione Carlo” al “Ciao Big Charles” degli sportivi delle 4 Kasette e ancora “Nel cielo biancazzurro brilla una stella, ciao Aquilotto” fino al commosso manifesto “Chiudiamo gli occhi e tu vivi con noi” affisso sul ponte di Santa Teresa. E ancora fiori e dolore per Carletto, sportivo dal cuore d’oro, con sogni olimpici e tanto talento. Musicista, studente 18enne pieno di speranze e sogni, tutti infranti contro un muro. Una lezione terribile per tutti l’addio a Carlo, portato via per sempre da un attimo di distrazione e che ci insegna a dover pensare sempre alla sicurezza, ogni volta che si sale in auto, si attraversa e si fa qualcosa che può metterci a rischio.