Abbiamo contattato la sede di Acqualatina Spa per capire i motivi che hanno portato al completo distacco totale dell’acqua in due palazzi di Corso Italia ad Anzio, che vede coinvolti 42 nuclei familiari e oltre 100 persone residenti.
“I residenti di Corso Italia – fanno sapere dalla Spa che gestisce il servizio idrico – risultato morosi dal 2007 per importi notevoli. Ogni anno Acqualatina ha inviato loro ingiunzioni di pagamento, proposto rateizzazione, soluzioni transattive e ha cercato di venire a patti con gli amministratori di condominio che via via si sono succeduti e hanno sempre lasciato il proprio incarico. Mai e in nessun caso sono pervenute risposte che potevano far pensare ad una volontà di risolvere la situazione problematica. Nel 2009 sono stati effettuati gli ultimi pagamenti parziali delle somme dovute e da allora e fino a oggi ci sono stati ben 16 interventi di riduzione del flusso idrico. In sei casi i residenti hanno riaperto l’acqua manomettendo i collettori su strada e di fatto compianto atti illeciti gravi. In merito a questi episodi sono state presentate denunce contro ignoti. In altre due occasioni i tecnici della Spa sono intervenuti per chiudere l’acqua, il cui costo va a gravare sull’intera collettività cittadina, ma i residenti hanno opposto resistenza fisica nei confronti degli operatori. La Società si è quindi vista costretta a cementare i contatori per evitare ulteriori manomissioni agli impianti. La società resta a disposizione degli utenti e della città per ogni possibile soluzione transattiva che tenga conto delle difficoltà economiche delle famiglie coinvolte, della presenza di bambini e anziani, ma non è possibile far passare il concetto che l’acqua sia fornita gratuitamente”.
