Cronaca

Minacce ai vertici della Capo d’Anzio, sul molo con la scorta

La comunicazione di questa mattina dei vertici della Capo d’Anzio, pronta a regolarizzare le posizioni lavorative degli ormeggiatori, lasciava più di qualche dubbio sulla posizione delle cooperative che fino alla fine di dicembre hanno avuto in gestione il servizio. Abbiamo quindi chiamato l’Amministratore delegato della Spa destinata a realizzare il nuovo porto di Anzio Antonio Bufalari per chiedere ulteriori dettagli sulla salvaguardia di chi già gestiva il servizio. E i dettagli emersi lasciano l’amaro in bocca. Da tempo infatti, va avanti sui social network una campagna aggressiva fatta di minacce e intimidazioni, dai toni inaccettabili, da parte di alcuni ormeggiatori nei confronti dei delegati della Spa che, alla luce dei fatti, si sono rivolti alle forze dell’ordine. “Abbiamo aperto il bando per le assunzioni – spiega Bufalari – e le cooperative che da tempo gestiscono, invitate per prime a partecipare, ci hanno detto che vogliono l’area in gestione. Non è possibile affidare il servizio in gestione, altrimenti sfumerebbe del tutto il principio essenziale della gestione diretta dei servizi portuali che è la battaglia più importante che stiamo portando avanti per arrivare ad un porto interamente pubblico. Abbiamo registrato due adesioni e abbiamo anche riaperto i termini del bando per la presentazione di manifestazioni di interesse, ma sono accaduti episodi davanti ai quali non possiamo fare finta di nulla. Abbiamo subìto minacce e aggressioni verbali, di cui non potremo non tenere conto anche in futuro nelle richieste di assunzioni. Siamo stati costretti, per tutelarci, a presentare degli esposti sulla situazione nonostante da sempre abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze di tutti e di calmare animi e toni del confronto. Il clima che si sta creando, alla luce di atteggiamenti illeciti, ci spinge a doverci cautelare”. La Capo d’Anzio nelle prossime settimane dovrà effettuare degli studi ricognitori nell’area degli ormeggi e acquisire dati da aggiungere alla documentazione già realizzata per chiedere i finanziamenti e avviare i lavori sui moli, tuttavia le condizioni di sicurezza per i delegati della Spa non sono garantite. Per questo l’Amministratore delegato ha chiesto che il giorno del sopralluogo e dello studio, fossero presenti sul molo anche le forze di polizia. Una situazione che ha dell’incredibile e che va avanti davvero da troppo tempo. Anche l’ex Presidente della Capo d’Anzio Spa Luigi D’Arpino, aveva denunciato minacce e intimidazioni da parte di persone legate alle Cooperative, e si era spinto a rassegnare le dimissioni per l’impossibilità di svolgere i compiti previsti dal proprio ruolo senza le necessarie condizioni di serenità. All’epoca si era parlato del carattere particolarmente esuberante di D’Arpino ma a quanto pare oggi anche con nuovi soggetti alla guida della società la situazione non è affatto cambiata. Attacchi, non possiamo non ricordarlo, che hanno visto protagonisti anche alcuni giornali locali, tra cui il nostro, pesantemente insultati per aver riportato la cronaca degli eventi. Ora si arriva all’assurda situazione per cui, a causa delle minacce, i delegati della Spa debbano muoversi con la scorta sul molo, ma non si può dimenticare che chi minaccia i rappresentati di una società pubblica minaccia la città intera che nel nuovo porto vede una speranza di riqualificazione e  lavoro.