Nettuno – Affondata l’imbarcazione in fiamme

Salvati dalla Guardia Costiera: brutta avventura e domenica da dimenticare per due diportisti, la cui imbarcazione da diporto a motore, di circa otto metri, è stata oggetto di un grave incendio occorso durante la navigazione al largo di Nettuno, a circa 5 miglia dalla costa, le cui cause sono ancora in corso di accertamento. In tarda mattinata le sale operative dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio e della Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ricevevano, tramite il numero blu 1530, diverse segnalazioni da parte di altri diportisti in navigazione nei pressi di un’imbarcazione in fiamme al largo di Nettuno. Immediatamente veniva disposta l’uscita della motovedetta CP 859 della Guardia Costiera di Anzio, che, sotto il coordinamento del Comandante del medesimo Ufficio Marittimo, Tenente di Vascello (CP) Alessandro Cingolani, interveniva con tempestività sul punto del sinistro. Nel frattempo che raggiungesse la zona al massimo della velocità, la CP 859 disponeva, per motivi di sicurezza, l’imbarco dei due malcapitati su un’altra imbarcazione privata presente nelle vicinanze, la quale provvedeva a prendere a bordo i naufraghi e, su disposizione della sala operativa della Guardia Costiera di Anzio, a trasportarli in porto ove ad attenderli c’erano i sanitari dell’Ares 118 che, dopo un breve triage, disponevano il ricovero presso il locale pronto soccorso. Da notizie assunte in loco dal personale medico intervenuto, i due naufraghi, seppur scossi ed impauriti, accusavano, nonostante la gravità dell’incendio, solo lievi ustioni di 1° grado ed un principio di ipotermia. Nel frattempo l’equipaggio della motovedetta CP 859, con i sistemi antincendio di bordo, provvedeva, con non poche difficoltà, ad estinguere l’incendio. Purtroppo però, a causa del collasso delle strutture in vetroresina, il natante, dopo circa due ore, affondava su un fondale di circa 40 metri. A seguito di pattugliamenti dei mezzi della Guardia Costiera sulla zona d’affondamento, non sono stati riscontrati inquinamenti da idrocarburi in quanto la riserva di bordo, di circa 200 litri di gasolio, risulterebbe essere stata bruciata durante l’incendio del natante. Sono in corso le attività d’inchiesta sommaria tese ad accertare le cause del sinistro. La Guardia Costiera raccomanda a tutti i diportisti di controllare con attenzione tutte le dotazioni di emergenza di bordo, comprese quelle antincendio obbligatorie, soprattutto dopo la sosta invernale, prima delle uscite della stagione primaverile ed estiva, suggerendo di sottoporre ad un controllo di funzionamento il propulsore di bordo, nonché di tutti i dispositivi radioelettrici, come l’apparato radio VHF/FM, e di emergenza come i fuochi a mano, le boette fumogene, i razzi e la zattera di salvataggio dei quali si consiglia di controllarne la validità e la scadenza di revisione. Si rammenta, inoltre, che è attivo H24 il numero di emergenza in mare 1530, la cui novità di quest’anno sta nell’instradamento diretto della chiamata, proveniente sia da apparato fisso che da apparato mobile, direttamente al presidio di soccorso della Guardia Costiera competente per territorio, che materialmente dispone l’intervento della motovedetta. Tale innovazione tecnologica consente di accorciare notevolmente i tempi di trattazione dell’emergenza e d’intervento del mezzo navale di soccorso.