Il caso dei presunti falsi relativi al bilancio comunale di Nettuno, dopo l’annullamento dei proscioglimenti disposto dalla Corte di Cassazione, torna davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri. Ad aprile sarà il giudice per l’udienza preliminare (Gup) Alessandra Ilari a doversi pronunciare, al termine dell’udienza preliminare, sulle richieste di rinvio a giudizio per l’ex sindaco Alessio Chiavetta, il dirigente comunale Gianluca Faraone, e gli ex componenti del collegio dei revisori dei conti, Michele Scognamiglio, Barbara Scoppetta ed Ermanno Cicchetti. Per i cinque il giudice Zsuzsa Mendola aveva disposto il non luogo a procedere, ma quel provvedimento è stato ritenuto fallace della Suprema Corte. Per il pm Giuseppe Travaglini, il bilancio 2009 venne approvato ricorrendo a una serie di falsi, solo per non dichiarare il dissesto finanziario. E, davanti ai proscioglimenti perché il fatto non sussiste, il pubblico ministero fece ricorso. Il giudice Mendola aveva sostenuto che, pur essendo state violate le regole di redazione del bilancio, “poiché i consiglieri comunali erano al corrente dell’artificio, essi non furono tratti in inganno”, e dunque il falso non sussisterebbe. La Cassazione ha invece precisato che il ricorso del pm Travaglini, “benché inutilmente appesantito da trascrizioni di interi brani della relazione della Corte dei Conti è nel suo nucleo essenziale pertinente e fondato”.