Home Attualità Odissea per gettare un televisore, la Tekneko si sta organizzando

Odissea per gettare un televisore, la Tekneko si sta organizzando

E' stata un'odissea quella di un cittadino di Nettuno, che doveva liberarsi di un televisore e che, per cinque voltelo ha caricato in macchina

La sede della Tekneko alla città artigiana

E’ stata un’odissea quella di un cittadino di Nettuno, che doveva liberarsi di un televisore e che, per cinque voltelo ha caricato in macchina e lo ha portato alcun entro della Tekneko, alla città artigiana. Dove stamattina, dopo una discussione, lo ha comunque lasciato, sotto la minaccia di essere multato.

“Mi sono recato al centro Tekneko due giorni dopo l’apertura – spiega il cittadino esasperato, che stamattina ha comunque abbandonato il suo televisore nel centro – e subito mi hanno detto che non erano ancora autorizzati a ritirare questo genere di rifiuti. Gli ho chiesto cosa dovevo fare e mi hanno detto di tornare dopo una settimana. Io mi sono riportato il televisore a casa, l’ho scaricato dall’auto e ho fatto passare 10 giorni, per sicurezza. Poi sono tornato e mi hanno detto che le autorizzazioni ancora non erano arrivate e che stavano organizzando delle raccolte ingombranti, ma non per cose come i televisori. Quindi mi hanno detto di tornare il lunedì successivo. Alla fine, per cinque volte a distanza di pochi giorni ho caricato il televisore in macchina e sono stato costretto a riportarmelo a casa. Questa mattina glie l’ho lasciato e non mi importa nulla di quello che faranno. Non è possibile prendere per i fondelli la gente e fargli fare giri a vuoto. Facevano prima a dirmi torna tra un mese e mi mettevo l’anima in pace. Comunque da un mese se uno vuole buttare un televisore non ha modo di farlo in maniera legittima”. Sulla vicenda abbiamo sentito il responsabile della Tekneko. “Siamo ancora in attesa delle autorizzazioni del Comune per questo genere di rifiuti – ci spiegano dalla ditta – non ci costerebbe nulla mettere un secchione per i rifiuti, ma è necessario rispettare le procedure. Se abbiamo detto al cittadino di tornare dopo pochi giorni è perché pensavamo fossero quelli necessari ad ottenere le autorizzazioni, invece evidentemente ci vuole più tempo del previsto. Non appena sarà possibile conferire questi rifiuti ne daremo ampia comunicazione”.