Una sala dei sigilli, quella del Forte Sangallo di Nettuno, che ha dovuto fare gli straordinari per accogliere tutti i vincitori (e i relativi accompagnatori) del concorso “Words and pictures: trasformazioni“, rivolto a tutti gli alunni delle scuole statali e paritarie del comune di Nettuno a partire dai 5 anni (ultimo anno della scuola dell’infanzia) ai 14 anni (ultimo anno della scuola secondaria di primo grado).
“Words and Pictures è un concorso arrivato alla seconda edizione ed è da ripetere” ci spiega la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Nettuno 1, Annalisa Boniello. “Penso che questo sia il momento in cui i ragazzi esprimono davvero sé stessi. Mancano occasioni in cui loro parlano e gli adulti ascoltano, perciò ben vengano esperienze come queste; almeno per un giorno, i protagonisti sono stati i ragazzi. Il nostro obiettivo è ampliare il concorso ai comuni limitrofi, ad Anzio ad esempio, ma siamo in contatto anche con il liceo Picasso di Pomezia per una collaborazione”.
Ecco di seguito i piccoli artisti in erba che si sono aggiudicati i premi nelle varie categorie:
BATTELLO Leonardo, CAMPANA Cecilia, D’ADDEZIO Federico, FAVILLA Elisa, KLEPFER Giulio, NATALE Andrea, PIGA Lorenzo, PIERINI Leonardo, POLIO Antonio, RENNA Andrea, RIGGI Thiago, VAUDO Marta, ZAPPATERRENI Valerio. Docente: Flora Ruggeri
• 2° PREMIO al gruppo n° 3 della Scuola dell’Infanzia I.C. Nettuno IV per la Prima Categoria alunni dai 5 agli 8 anni – composto da: CALABRESE Kerima, CASTALDI Gabriele, GENTILE Emma, SIMIUC LAURENZU Dimitru, PEDRO Federico. Docenti Donatella Del Guacchio, Michela Caprasecca
Terza Categoria alunni 11/14 Lavori individuali
Della giuria chiamata a valutare i tanti lavori pervenuti, che sono in mostra al Forte fino al 30 aprile, hanno fatto parte Silvana Matese, Leonardo Leonardi, Ada Impallara, Gianfranco Malorgio, Stefano Garau e Clara Casoni.
Quest’ultima, pittrice ed insegnante, ci ha testimoniato con trasporto immenso quanto sia stata interiormente colpita dai lavori partoriti da queste piccole menti in divenire, nuove alla vita e per questo libere da condizionamenti e caratterizzate da quella purezza che spesso si perde da grandi: “Una suggestione letteralmente da brivido, e mi soprende sempre. Oggi ho visto l’arte pura, fatta di quella purezza che spesso si perde quando si cresce. L’adulto purtroppo, per tanti motivi, perde l’arte che ha dentro di sé”. E come mantenere, almeno in minima parte, quella purezza? “Dovremmo approcciarci alla vita senza quei filtri, quei muri che gli adulti normalmente alzano – continua Clara Casoni – lasciarci alla sopresa, allo stupore, interagire con le cose, anche se ripetute, sempre con rinnovato ardore e curiosità, dentro di esse c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. È questo quello che ci manca, ed è questo il tesoro posseduto dai bambini, e in loro è innato”.
(di Daniele Mancin)