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Words and Pictures, premiati i piccoli capolavori al Sangallo di Nettuno

Words and pictures
Alcuni dei piccoli vincitori del concorso Words and Pictures edizione 2017.

Una sala dei sigilli, quella del Forte Sangallo di Nettuno, che ha dovuto fare gli straordinari per accogliere tutti i vincitori (e i relativi accompagnatori) del concorso “Words and pictures: trasformazioni“, rivolto a tutti gli alunni delle scuole statali e paritarie del comune di Nettuno a partire dai 5 anni (ultimo anno della scuola dell’infanzia) ai 14 anni (ultimo anno della scuola secondaria di primo grado).

“Words and Pictures è un concorso arrivato alla seconda edizione ed è da ripetere” ci spiega la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Nettuno 1, Annalisa Boniello. “Penso che questo sia il momento in cui i ragazzi esprimono davvero sé stessi. Mancano occasioni in cui loro parlano e gli adulti ascoltano, perciò ben vengano esperienze come queste; almeno per un giorno, i protagonisti sono stati i ragazzi. Il nostro obiettivo è ampliare il concorso ai comuni limitrofi, ad Anzio ad esempio, ma siamo in contatto anche con il liceo Picasso di Pomezia per una collaborazione”.

Ecco di seguito i piccoli artisti in erba che si sono aggiudicati i premi nelle varie categorie:

per la Prima Categoria alunni dai 5 agli 8 anni
sez. Lavori di Gruppo
• 1° PREMIO al gruppo n° 1 della Scuola dell’Infanzia G. Rodari con punti 177 per la Prima Categoria alunni dai 5 agli 8 anni – composto da:

BATTELLO Leonardo, CAMPANA Cecilia, D’ADDEZIO Federico, FAVILLA Elisa, KLEPFER Giulio, NATALE Andrea, PIGA Lorenzo, PIERINI Leonardo, POLIO Antonio, RENNA Andrea, RIGGI Thiago, VAUDO Marta, ZAPPATERRENI Valerio. Docente: Flora Ruggeri

• 2° PREMIO al gruppo n° 3 della Scuola dell’Infanzia I.C. Nettuno IV per la Prima Categoria alunni dai 5 agli 8 anni – composto da: CALABRESE   Kerima, CASTALDI Gabriele, GENTILE Emma, SIMIUC LAURENZU Dimitru, PEDRO Federico. Docenti Donatella Del Guacchio, Michela Caprasecca

Sez. Lavori Individuali Prima categoria
• 1° PREMIO all’alunno PALMERO FEDERICO – plesso Rodari – classe II C – punti 120. Docente: Tina Stellacci
• 2° PREMIO all’alunna VECCHIARELLI GAIA – plesso Rodari
– classe II C – punti119. Docente: Tina Stellacci
• 3° PREMIO all’alunna RUSSO ANNA MARIA – plesso Rodari – classe II A – punti 114. Docente Maria Paola Tofani
Per la Seconda Categoria – sez. Lavori Individuali alunni dagli 8 agli 11 anni
• 1° PREMIO all’alunno PUMA VALERIO – plesso Rodari – classe III D – punti 164. Docente Sabrina Ciccarelli
• 2° PREMIO all’alunna SAMBUCO ASIA – plesso Rodari – classe V A – punti 137. Docente Marina Carta
• 3° PREMIO all’alunno LORENZETTI VALERIO – plesso Sandalo di Levante – classe III B – punti 137. Docente Rita Pietrantoni
Gaia Vecchiarelli, una dei vincitori del concorso.

Terza Categoria alunni 11/14 Lavori individuali

• 1° PREMIO all’alunno SAMBITO IVAN – plesso I.C. Nettuno IV – classe III C – Docente professoressa Corrado
• 2° PREMIO all’alunna ROSATELLI MIRIAM – plesso Istituto S.L. Filippini – classe II –  Docente Federica Favale

Della giuria chiamata a valutare i tanti lavori pervenuti, che sono in mostra al Forte fino al 30 aprile, hanno fatto parte Silvana Matese, Leonardo Leonardi, Ada Impallara, Gianfranco Malorgio, Stefano Garau e Clara Casoni.

Quest’ultima, pittrice ed insegnante, ci ha testimoniato con trasporto immenso quanto sia stata interiormente colpita dai lavori partoriti da queste piccole menti in divenire, nuove alla vita e per questo libere da condizionamenti e caratterizzate da quella purezza che spesso si perde da grandi: “Una suggestione letteralmente da brivido, e mi soprende sempre. Oggi ho visto l’arte pura, fatta di quella purezza che spesso si perde quando si cresce. L’adulto purtroppo, per tanti motivi, perde l’arte che ha dentro di sé”. E come mantenere, almeno in minima parte, quella purezza? “Dovremmo approcciarci alla vita senza quei filtri, quei muri che gli adulti normalmente alzano – continua Clara Casoni – lasciarci alla sopresa, allo stupore, interagire con le cose, anche se ripetute, sempre con rinnovato ardore e curiosità, dentro di esse c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. È questo quello che ci manca, ed è questo il tesoro posseduto dai bambini, e in loro è innato”.

(di Daniele Mancin)