Home Attualità Uomo aggredito sul treno, Rifondazione comunista di Anzio: “Solidarietà”

Uomo aggredito sul treno, Rifondazione comunista di Anzio: “Solidarietà”

Il Partito di Rifondazione comunista anziate esprime tutta la solidarietà nei confronti del bengalese 34enne aggredito e rapinato solo qualche giorno fa sul treno Nettuno-Roma

Il Partito di Rifondazione comunista anziate esprime – tramite una lunga nota – tutta la solidarietà nei confronti del bengalese 34enne aggredito e rapinato solo qualche giorno fa sul treno partito da Nettuno e diretto a Roma, con un accanimento e una violenza che hanno inevitabilmente suggerito un episodio a sfondo razzista.

“Il Prc di Anzio – si legge nel comunicato – esprime la propria solidarietà e vicinanza nei confronti del cittadino bengalese aggredito e rapinato pochi giorni fa sul treno Roma Nettuno. Ormai la linea razzista propugnata da alcune forze politiche e diffusa a piene mani dai principali media sta dando i suoi orribili frutti: le aggressioni nei confronti di migranti e rifugiati sono all’ordine del giorno in una crescente guerra tra poveri, terreno ideale per episodi criminali come questo.

Il nostro territorio come il resto d’Italia è troppo spesso terreno di scorribanda di associazioni che fanno chiaro riferimento ai valori della destra eversiva e al fascismo. Si sta tollerando ormai da troppo tempo la propaganda di certe associazioni che fanno presa soprattutto sui giovani, facendo leva spesso sulle contraddizioni che questi vivono sulla loro pelle: precarietà, disoccupazione, e senso di impotenza politica e sociale. La distruzione della scuola produce poi l’ignoranza necessaria a far attecchire certe idee, inducendo a tollerare – se non ad aderire – valori che nulla hanno a che fare con la democrazia e la libertà. Al resto pensano alcuni personaggi politici, anche locali, che con le loro comparsate in tv, dipingono il migrante come capro espiatorio di tutti i mali, certi del tornaconto elettorale che otterranno da ciò.

La barbarie che stiamo vivendo è figlia della crisi economica: media, padroni, razzisti e fascisti hanno tutto l’interesse a mantenerla e approfondirla. La risposta deve essere la solidarietà tra italiani e stranieri in nome della giustizia sociale e di uguali diritti di cittadinanza come recita la nostra Costituzione.

Basta guerra tra poveri, sì alla solidarietà di classe e ad un sano conflitto sociale per sanare le disuguaglianze che ci stanno portando alla catastrofe”