Come ogni anno arriva puntuale il periodo di blocco della pesca nel mar Tirreno per consentire il ripopolamento dei pesci nelle acque nostrane. Barche in porto dunque ad Anzio e Nettuno per il fermo biologico che scadrà il 18 ottobre prossimo. La Coldiretti Interpesca ha diffuso un report per istruire i consumatori su come riconoscere il pesce fresco in questo periodo proveniente dai mari che hanno già osservato il blocco biologico della pesca come, ad esempio, il mare Adriatico.
L’invito è quello di verificare sul bancone l’etichetta delle confezioni di prodotti ittici che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Gsa 9: (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).
Il blocco delle attività era scattato dal 26 luglio al 6 settembre per l’alto Adriatico, nel tratto da Trieste a Rimini per una durata di 43 giorni, mentre per le navi, iscritte nei compartimenti marittimi da Pesaro a Bari, l’interruzione dell’attività è iniziata il 16 agosto e terminerà il 27 settembre dopo 43 giorni consecutivi. Sardegna e Sicilia decidono autonomamente, con uno stop di almeno trenta giorni nel rispetto dei periodi previsti dai piani di gestione.
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