“I nostri legali Giuseppe Libutti e Michele Trotta hanno notificato il ricorso al Tar contro la decisione del gennaio 2024 della Regione Lazio di autorizzare un impianto di compostaggio anaerobico destinato a trattare 65mila tonnellate l’anno in prossimità della Solforata”. E’ quanto hanno fatto sapere tramite una nota i portavoce del Comitato No Inceneritore a Santa Palomba. “Il nostro Comitato – spiegano – appreso dell’autorizzazione dell’ennesimo impianto nel Municipio 9, ha, da subito, deciso di impugnare il provvedimento autorizzatorio regionale davanti al TAR a tutela del territorio e di un’area dallo straordinario pregio naturalistico e di assoluta bellezza come è quella della Solfatara. Dopo la decisione di realizzare a Santa Palomba l’inceneritore di Roma che brucerà 600mila tonnellate l’anno di tal quale, decisione che contrasteremo fino a costringere Gualtieri a ritirarsi, riteniamo la nuova autorizzazione all’impianto di biodigestione, che a quanto si apprende interessa anche Ama, un autentico accanimento verso un territorio, già saturo di impianti. Un’autorizzazione, quella della Regione Lazio guidata dal centro destra, adottata in forza di poteri che con l’emanazione dell’articolo 13 del decreto legge n. 50/2022 sono in capo a Gualtieri che di questa vicenda si è completamente disinteressato ben guardandosi dal rivendicare i propri poteri commissariali che ostenta invece a proposito dell’inceneritore e del suo piano. Con il ricorso vogliamo scrivere la parola fine ai profitti facili finora consentiti agli operatori privati che continuano a essere garantiti ai danni della popolazione residente con impatti emissivi dannosi per l’ambiente e per l’uomo”.