“E per la seconda volta in tre anni il servizio mensa del Comune di Nettuno ha uno slittamento… e non ci è dato sapere il perché. Però entro il 15 settembre bisognava saldare l’iscrizione per un servizio che non avremo e oltretutto con dei costi smisurati. Perché nessuno ne parla? Perché non sento altri genitori incazzati quanto me! Si può chiedere un incontro con qualcuno di competenza o bisogna sempre tacere di fronte a quest’amministrazione?”. Lo scrive una mamma di Nettuno sui social a cui è corrisposto un coro da parte di altre mamme che lamentano lo stesso problema. E a lamentarsi sono anche i dipendenti della ditta che offre il servizio
“Si chiama servizio di refezione scolastica… E la parola servizio implica un costo… Peccato poi si dimentichi di dare un servizio. Vorrei aggiungere che i lavoratori interessati vedranno la mensilità di ottobre decurtata di una ulteriore settimana… dopo quattro mesi senza stipendio”.
I genitori che ci hanno scritto lamentano il fatto di essersi dovuti organizzare con i figli per una settimana in più, con i nonni se va bene e a pagamento con la Baby sitter se non si hanno i parenti vicini, o ancora prendendo permessi dal lavoro.
“Le mamme che lavorano contano su questi servizi – spiega una donna – perché è veramente difficile riuscire ad organizzare tutto e il ritardo anche di sans ora settimana non solo è costoso per una famiglia, ma crea tanti disagi”.