La sindaca di Pomezia, Veronica Felici, ha detto la sua, sulla propria pagina Facebook sulla vicenda di Angela Carini, pugile italiana che si è ritirata ai giochi olimpici di Parigi dopo 47 secondi dall’inizio del match contro la rivale, l’algerina Imane Khelif, dopo aver accusato un forte colpo al volto.
“In questi ultimi giorni sono state fatte tante polemiche sul fatto che sia giusto o sbagliato che un intersex partecipi ai giochi olimpici come donna. Nessuno toglie il diritto a una persona di sentirsi donna o uomo, indipendentemente dal proprio aspetto. Ma ci sono fatti oggettivi; sono bastati 47 secondi per rendersi conto che non esiste polemica da fare ma solo una realtà: l’atleta, come chiunque, Imane Khelif, ha il diritto di sentirsi donna ma allo stesso modo le altre donne hanno il diritto di competere con chi ha la struttura fisica di una donna. Le lacrime di Angela – ha proseguito Veronica Felici – esprimono paura, sofferenza, frustrazione di chi si è impegnata e allenata duramente per arrivare alle Olimpiadi ma ha visto gettar via, con un tremendo pugno in faccia, i suoi sacrifici e i suoi sogni per una vera e propria ingiustizia”.
Fabiano Aureli