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La Lega di Pomezia: “Il Ministro revochi subito l’inceneritore di Santa Palomba”

“In data 10 maggio 2024 sulla stampa è stato pubblicato un articolo in cui l’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, dichiara che entro il prossimo 18 maggio sarà pronta una offerta per gestire l’impianto dell’inceneritore di Roma programmato per il quartiere di Santa Palomba a Pomezia”.
Lo scrive in una  nota stampa Luigi Lupo, Commissario politico della Lega – Pomezia.
“Quanto sopra conferma semmai ve ne fosse ancora qualche dubbio che è in corso un business economico e finanziario che non ha nulla a che vedere con la risoluzione dello smaltimento dei rifiuti della città di Roma ma è un affare molto più ampio ed ambizioso considerato che ACEA è una società partecipata anche da imprenditori privati. Nell’articolo suddetto non si parla di termovalorizzatore, ma di un inceneritore quindi la “favola” dell’impianto di ultima generazione rimane una favola appunto. Nel dettaglio inoltre si è sempre parlato di impianto per sopperire alla raccolta indifferenziata che prospera in quasi tutta la città di Roma: è bene però considerare che il materiale preminente nella indifferenziata romana e non solo è tutto ciò che riguarda la plastica ed affini, cioè proprio il tipo di materiale che da qualche mese ne è stato vietato da parte dell’Unione Europea, lo smaltimento mediante impianti di incenerimento e termovalorizzazione. Per quanto sopra quindi non si comprende come tale combustione possa avvenire e visto che occorre una separazione non diventa più opportuno ne tecnicamente e ne economicamente tale investimento ed opera che, come noto è fortemente inquinante. Vengono quindi dei forti dubbi ossia verranno o non verranno più rispettate le norme europee? Verranno, onde essere economicamente competitivi attratti rifiuti da altre zone d’Italia o addirittura dall’estero? Insomma la “Maschera” è calata a danno di oltre un milione di persone che abitano nei quartieri di Roma sud, nelle città dei castelli romani e nei comuni del litorale romano su cui ricadranno le polveri bruciate oltre all’ambiente che verrà totalmente deturpato. Questa è la famosa politica “Green” o di mistificazioni varie che i cittadini devono subire ormai quotidianamente e che gran parte della classe politica ignora, chiedendosi magari come mai il popolo si allontana dalle istituzioni ed ormai agli appuntamenti elettorali si presenta meno della metà degli aventi diritto? Credo che anche l’attuale governo debba delle immediate risposte creando piani per i rifiuti piu attuali con l’incremento della raccolta differenziata anche nella città di Roma e revocando tale stortura, confidando anche nell’opera del ministro all’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che pianse addirittura quando una ragazza lo commosse dicendo di essere preoccupata per le misere politiche green. Oggi signor ministro con i poteri del governo revochi immediatamente i poteri di commissariamento al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dia un senso reale alla sua commozione per il bene dei cittadini altrimenti ci sono solo chiacchiere”.