Con l’obiettivo di diffondere il più possibile il 1522, il numero per gli interventi antiviolenza sulle donne, sei Associazioni di Anzio hanno promosso una campagna di sensibilizzazione stampando adesivi da esporre nei locali pubblici della città. Sulle vetrofanie presenti in più di 100 esercizi commerciali ed alcune scuole, sono riportati anche due QR Code che rimandano direttamente al sito della Regione Lazio ed a quello del Dipartimento per le Pari Opportunità.
L’Associazione “Per Aspera ad Astra”, unitamente ad U.P.A, Caritas SS. Pio e Antonio, Torre Civica, Associazione Commercianti di Anzio e Consorzio Lido dei Pini ricordano che il 1522 non è solo un numero per le emergenze, ma anche un luogo di ascolto dove la donna viene accolta per far emergere la consapevolezza che quello che raccontano, spesso, non è solo una lite.
Quando l’assemblea delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha scelto questa data in ricordo dell’uccisione delle tre sorelle Mirabal, avvenuta nel 1960 a Santo Domingo perché si opponevano alla dittatura del regime di Rafael Leónidas Trujillo. In loro memoria, il 25 novembre del 1981 ci fu il primo Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche. Da quel momento in poi, il 25 novembre è stato riconosciuto in larga parte del mondo come data per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico su donne e bambine. La data è stata poi ripresa anche dall’Onu quando ha approvato la risoluzione 54/134 del 17 dicembre del 1999.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, promuove il servizio pubblico del 1522 , un numero gratuito e attivo 24 h su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
La pagina web del servizio 1522 fornisce la mappatura aggiornata dei Centri Antiviolenza e di altri servizi a cui le operatrici indirizzano le vittime.
I servizi della mappatura collegati al servizio di pubblica utilità 1522 sono: centri antiviolenza e servizi specializzati, consultori pubblici, servizi sociali di base, aziende sanitarie locali, consigliere di parità, Caritas diocesane, numeri pubblici di emergenza, pronto soccorso con specifici percorsi rosa per le donne vittime di violenza, associazioni di donne o servizi specializzati contro la violenza verso straniere, servizi e sportelli per lo stalking.
Tra chiamate e messaggi via chat, il 1522 raggiunge in media 150 contatti al giorno. Provengono da tutta Italia, non c’è distinzione territoriale né sociale e le vittime di violenze hanno le età e le situazioni più varie. A chiamare sono in prima persona le donne che subiscono violenze o stalking; spesso sono familiari, vicini di casa allarmati dalle liti, amici e colleghi, insegnanti ed educatori che hanno bisogno di capire come comportarsi.
A rispondere, in 11 lingue, ci sono operatrici specializzate, mediatrici culturali, avvocate, anche un’esperta di disabilità, perché la violenza colpisce tutte, con un sommerso enorme, ma colpisce in modo spietato le fasce più deboli. Le chiamate tutelano la privacy, avvengono in forma anonima e non sono registrate. Non si risponde con un protocollo fisso, ma ogni donna viene consigliata per quella che è la sua situazione.
La chiamata al 1522 è il primo passo con cui la donna chiede aiuto. Il lavoro delle operatrici, nel tempo di una telefonata, è quello di instaurare un legame, supportare e spesso indirizzare verso i Centri Antiviolenza vicini.
Mai come in questo caso una telefonata può cambiare un destino.