E’ impegnato nella preparazione del suo primo allenamento con il Nettuno Calcio Lorenzo Ludovisi per cui ha già ben chiare le idee in vista della difficile gara di domenica contro il Lido dei Pini del suo grande amico Aldo Panicci: “Sono un amante del 4-3-3 – dichiara Ludovisi – e ho in mente un gioco propositivo che deve però essere fatto dai ragazzi con grande spirito di sacrificio. Il Lido dei Pini è una squadra completa e collaudata che da anni gioca insieme e che ogni anno ha effettuato due o tre innesti di rilievo. Noi dobbiamo puntare sui nostri punti di forza. Siamo una squadra giovane e voglio vedere grande velocità, grande grinta e grande pressione. La sconfitta di Gaeta pesa un po’ sui ragazzi, ma sono convinto che la loro autostima crescerà presto”.
Ludovisi è alla prima esperienza da allenatore in Eccellenza dopo una buona carriera da giocatore che lo ha visto crescere nel settore giovanile della Roma, dove ha vinto uno scudetto Giovanissimi, per poi esordire giovanissimo, a soli 17 anni, in serie C2 con il Pontedera allenato da Amarildo, stella della nazionale brasiliana degli anni ’60.
“Non sono mai stato pauroso da giocatore, non lo sarò da allenatore – rassicura Ludovisi – Questa avventura non mi spaventa anche se dicono che non ho esperienza”.
Sorpreso della chiamata del Nettuno? “Devo dire che un po’ me lo aspettavo – ammette Ludovisi – da alcune settimane ho ricevuto dei messaggi subliminali dalla società ed ho iniziato a pensarci. Poi la scorsa settimana questi messaggi si sono trasformati in qualcosa di più concreto tanto che sono andato a Gaeta a vedere la squadra per iniziare a conoscerli”.