Nettuno Calcio e le voci di fusione. D’Agostino: “Progetto diverso”

I cambi di gestione ai vertici del Nettuno Calcio hanno portato alla ribalta diverse possibilità. Alessandro Papa, patron del Cretarossa Nettunia, ha smentito pubblicamente che farà parte dell’organigramma del Nettuno Calcio, ma che darà una mano con il settore giovanile del Cretarossa, anche se la sensazione resta che il suo ruolo sia ben più importante nella cordata che ha preso l’eredità di Tonino Nocera. Anche D’Agostino, che sta allestendo la squadra, è legato al Cretarossa per il quale nei mesi scorsi si è parlato di lui nell’ambito della gestione del settore giovanile, seppur senza un ruolo ufficiale nel quadro dirigenziale. A questo si aggiunge il dato di fatto che il Nettuno Calcio non ha un settore giovanile e al contempo il Cretarossa Nettunia non ha una prima squadra.

Solitamente tre indizi fanno una prova e le voci e l’idea di una fusione in vista non di questa stagione che sta per cominciare, ma per la prossima. Sulla questione parla proprio Giuseppe D’Agostino, nuovo direttore generale del Nettuno Calcio: “E’ innegabile che i presupposti per una fusione ci siano, ma il Nettuno Calcio non sparirà. Il mio progetto è diverso se avessimo voluto poteva farla quest’anno la fusione e se così non è stato c’è un motivo”.

No alla fusione, quindi, ma l’idea di un polo calcistico nettunese che coinvolga tutte le società del territorio: “Voglio che si crei un polo unico – spiega D’Agostino –  con ogni società che mantenga la sua entità e il settore giovanile, ma che faccia riferimento alla prima squadra che sia unica per tutto il territorio, ossia il Nettuno Calcio”.

Un progetto senza dubbio suggestivo, ma di difficile attuazione. Virtus Nettuno e Città di Nettuno, oltre al Cretarossa, secondo questa ipotesi rientrerebbero in questo polo. Un percorso di dialogo che si può senz’altro aprire, ma che non sarà altrettanto facile da concludere.