C’è maturità e consapevolezza nella voce di Paolino Ambrosino, esterno nettunese del Bologna che ha appena firmato per Le Tigres de Chinandega, squadra della lega professionistica Nicaraguense in cui sarà il primo italiano a giocarvi. “La responsabilità non mi pesa – ha detto Ambrosino – sono grande abbastanza per capire quello che sto facendo e come rendere al meglio. Ho voglia di godermi al massimo questa esperienza e di fare bene. Questo non toglie che mi sento respon-sabile, essendo il primo, di aprire le porte ad altri italiani verso quel mondo del baseball”.
Tutto è iniziato nell’ultimo All Star Game, dove Ambrosino ha vinto l’Homerun derby (seconda volta di fila), quando parlando con gli altri componenti dell’All Star Team è venuto fuori che Le Tigres de Chinandega erano in cerca di un esterno dopo aver già “pescato” in Italia assicurandosi le prestazioni di Osman Marval, e dei “padovani” Luis Alvarez, Erik Epifano e Gian Rizzo. “In passato ho sempre cercato di andare a fare un’esperienza fuori come giocatore – prosegue Ambrosino – così all’All Star Game Luis mi ha messo in contatto con il genaral manager del Tigres. Da lì ha visto le mie statistiche e chiesto informazioni su di me ed abbiamo trovato subito un accordo”.
Ambrosino partirà ad inizio ottobre per un mini spring training. Poi a fine mese il via al campionato. “Ci saranno molti fattori – conclude – è un campionato con 5 partite a settimana, sarà fondamentale la maturità per sapermi gestire sia fisicamente che mentalmente. Quello che voglio fare in sudamerica è proseguire questo baseball che sto giocando in Italia, molto completo sia in battuta, che nella corsa, che nel tiro. In fondo il baseball è uguale in qualunque parte del Mondo”.