Sono state presentate alla Federazione Italiana Baseball e Softball le dimissioni di Domenico Della Millia dal ruolo di presidente del comitato ragionale Lazio. La notizia circolava già da un mese, ma ora la frattura con i vertici federali è diventata ufficiale. A comunicarlo è lo stesso Della Millia attraverso una lettera aperta in cui non risparmia critiche alla Fibs. “Sono state numerose le promesse fatte da chi era al comando della Fibs e sistematicamente mai mantenuta, anzi, negli ultimi casi addirittura cestinate – si legge nella missiva – Sono certo che alcuni si domanderanno: “Parla proprio lui che ha sempre sostenuto certi personaggi ed in alcuni casi è stato determinate per la loro rielezione? Ma come si dice: “Non è mai troppo tardi”.
Una presa di posizione durissima. Una rottura totale con Fraccari che lascia pensare ad una possibile candidatura di Domenico Della Millia alla “poltrona” di presidente federale con le elezioni che dovrebbero tenersi nel dicembre 2016. Un’ambizione, tra l’altro, mai celata da Della Millia che annunciò questo suo desiderio anche nel corso dell’ultimo mundialito.
Al centro della decisione di Della Millia ci sono gli orientamenti federali nella gestione e nell’organizzazione dell’attività giovanile: “Si è sempre parlato di incentivare l’attività giovanile – prosegue Della Millia – le conclusioni? Presto dette: per partecipare al torneo delle Regioni e susseguenti fasi Emea i ragazzi debbono pagarsi da soli, se non un piccolo contributo da parte della Fibs, e rinunciare all’ultimo istante a qualche elemento per sopravvenute ed improvvise esigenze federali (dare il giocattoletto dei try-out a qualcuno). Questo è mancanza di organizzazione e di rispetto per il lavoro fatto dai Comitati regionali. Si parla da anni della riforma delle categorie giovanili e invece si rimanda sempre, come tutto il resto, di anno in anno quasi vivessimo alla giornata. Tanto un progetto vero con idee chiare da parte della Fibs non c’è”.
Il mirino poi si sposta sulle deroghe e sul ruolo che avrebbero dovuto avere i Comitati Regionali: “Si è sempre detto che, la dove sarebbero servite, le dovevano richiedere i CR e invece? Basta che una società “amica” chiami in Federazione o peggio direttamente il presidente, la si accontenta subito ed in alcuni casi senza che nessuno ne avesse notizia, compresa la classe arbitrale, che alcune volte ne è venuta a conoscenza direttamente sul campo, un secondo prima della partita con una telefonato a chi sa chi. Immaginate le conseguenze. Si è sempre parlato di regole – continua al vetriolo Della Millia – ditemi voi dove stanno, Negli ultimi anni siamo andati avanti davvero alla giornata perché sono state cambiate le regole non di anno in anno, ma in alcuni casi di giorno in giorno. Si è sempre parlato di organizzazione, risultato? Si organizzano Try-Out, camp e altro in contemporanea a danno dell’attività giovanile societaria ed in alcuni casi, come ho già detto prima, a danno delle selezioni regionali”.
E’ un fiume in piena Della Millia che poi passa al discorso sulla divulgazione dello sport sui media: “Mi sembra di essere, scusate il paragone, sul Piave quando dovevamo difenderci dagli austriaci, insomma, indietreggiamo ogni anno di più, in particolare modo il softball, ma se seguiteremo così il baseball lo farà a breve”. Potrei scrivere pagine e pagine – conclude Della Millia – di cose che non vanno e che si da finta di non vedere, ma a cosa servirebbe andare avanti in questo modo? A niente. Allora bisogna, obbligatoriamente, invertire la rotta altrimenti non si è in grado di farlo, lasciamo il testimone a persone con stimoli nuovi che hanno voglia di fare con idee nuove e lungimiranti. A conclusione di quanto scritto ed essendo coerente con ciò rassegno le mie inderogabili dimissioni da presidente del Cr Lazio. Non lascio il baseball, anzi, mi impegnerò ancora più per far sì che si esca da questo buio tunnel”.