Dopo le dichiarazione per quanto riguarda il mercato il Nettuno Baseball City affronta anche la questione stadio. “Lo Steno Borghese appartiene alla città di Nettuno ed ai suoi cittadini – dichiarano dalla società nettunese – è stato costruito per il baseball e per questo deve essere utilizzato. Chi volesse fare parchi giochi, beauty farm, ristoranti, alberghi e quant’altro lo facesse, ma fuori dallo Steno. A noi interessa il prato, la terra rossa e la tribuna per gli appassionati: quello che serve per giocare a baseball. Auspichiamo – prosegue il Nettuno Baseball City – che l’Amministrazione comunale gestisca direttamente l’impianto e che chieda come è giusto la partecipazione alle spese da parte di chi lo utilizzerà. Lo scorso anno abbiamo giocato a Roma ed al Coni abbiamo versato ogni settimana la quota richiesta, se ha funzionato lì perché nono dovrebbe funzionare a Nettuno?”. Un chiaro messaggio su una soluzione che è sempre apparsa la più logica da quando Nettuno ha avuto due squadre in Ibl. Un bando per la concessione non risolverebbe la questione, ma acuirebbe gli animi non facendo altro che riportare la situazione a prima che lo Steno fosse chiuso.
Intanto, tornando allo sport, il Nettuno Baseball City ha già iniziato la preparazione atletica sotto gli ordini come l’anno scorso di Franco Casolari. “Abbiamo intrapreso la preparazione atletica al coperto – spiegano dalla società. A dicembre vorremo iniziare a lavorare sul campo ed infatti abbiamo già inoltrato formale richiesta all’Amministrazione comunale per l’utilizzo dello Steno Borghese per la preparazione pre-campionato. Al momento siamo in attesa di una risposta”.