Non si fa attendere la risposta del Nettuno2 dopo le forti dichiarazioni di Piero Fortini, presidente del Città di Nettuno. “Fortini racconta storie fantasiose destituite di qualsiasi fondamento concreto, noi rispondiamo con i fatti – dicono dalla società del Nettuno2 – Noi abbiamo fatto richiesta del campo il 30 aprile, mentre Il Città di Nettuno ha fatto richiesta del campo il 21 luglio, dopo l’accesso agli atti di cui parla (datato 16 luglio ndr) quindi non vediamo come possa aver questo procedimento “rallentato” la procedura per la riapertura del Borghese, procedura che, tra l’altro, è stata fatta nei tempi più brevi possibili visto che l’agibilità della struttura è stata rilasciata il 4 agosto e il campo è stato riaperto il 5 e ringraziamo la dirigenza comunale per la loro celerità. Secondo Fortini – prosegue il Nettuno2 – Noi non avremmo diritto al Borghese perché siamo nati quest’anno. Riteniamo che il criterio di anzianità delle società non sia da considerare, ma se così fosse facciamo notare che la nostra società è nata nel 1999, mentre quella di Fortini nel 2011. Il Nettuno degli scudetti e delle coppe dei campioni, purtroppo, è una società che non esiste più”.
“L’accesso agli atti del 16 luglio inoltre – tengono a precisare dal Nettuno2 – non c’entra niente con la riapertura dello Steno Borghese. Quella richiesta, come si legge nella richiesta, è stata avanzata al fine di redigere la miglior linea difensiva giudiziale possibile”. Ricordiamo, infatti, che il Nettuno2 è citato come parte in causa nel ricorso fatto al Tar dal Città di Nettuno contro la decisione del comune di Nettuno di revocare l’assegnazione del Borghese alla società di Fortini.
In conclusione la società Nettuno2 rende noto che: “Le gravi e diffamatorie affermazioni di Fortini sono al vaglio dei nostri avvocati che stanno valutando eventuali azioni legali”.