Sono parole dure quelle del presidente onorario del Città di Nettuno Piero Fortini che ai microfoni di YoungTv ha espresso la sua posizione sul provvedimento di riapertura dello stadio di baseball Steno Borghese per entrambe le società di Ibl della città e lo ha fatto usando parole durissime. “E’ un anno che sto cercando di far riaprire lo stadio – ha detto Piero Fortini – e lo sapete tutti. Poi si è inserito anche il Nettuno2. Che al Borghese ci giochi un’altra squadra di Nettuno mi sta anche bene perché lo stadio per i pochi mesi che lo ho gestito ho fatto giocare chiunque me lo ha chiesto. Il provvedimento di riapertura non mi sta bene come è stato fatto, ma l’importante è che sia stato riaperto, poi se qualcuno ne ha giovato di più è senz’altro il Nettuno2. Del Nettuno2 non mi sta bene qualche dirigente, perché prima me lo hanno levato (lo stadio) e lo hanno fatto chiudere con un accesso agli atti e poi hanno fatto un altro accesso agli atti il 16 luglio facendo ritardare ancora l’apertura. Queste cose non vanno bene, ma a Nettuno c’è un dio padrone, uno che comanda, finché c’è quel personaggio che tutti sanno chi è ed è inutile che faccio, ma li farò, finché c’è il dio padrone che comandava prima e che comanda anche adesso che se non ci sono più i politici mi adeguo a tutto se a Nettuno funziona così pur di giocare. Dicono i giornali “Mafia Capitale, Mafia Capitale”, ma ce ne è tanta qui a Nettuno in questo paese… ma ingoio tutto, qualcuno arriverà sempre poi, ingoio tutto pur di far giocare il nettuno che è la mia squadra e anche i ragazzi dell’altra squadra”.
Alla domanda: se la critica riguarda la parità di trattamento tra le due società nel provvedimento Fortini risponde: “E’ logico, loro hanno fatto la squadra adesso, è possibile che una squadra con 70 anni di storia non abbia il campo? Ma è possibile che la nostra squadra che gioca in Ibl quest’anno non si sia mai allenata su un campo? Non abbiamo un campo dove allenarci, loro ce ne hanno due e ora ne hanno due e mezzo. Una cosa del genere succede solo a Nettuno. Come è possibile che sia uguale? Hanno sbagliato tutto. Il procedimento con cui hanno assegnato il campo a tutte e due le squadre è tutto sbagliato e loro lo sanno, hanno un’altra volta falsato le carte. Dicono di fare una squadra unica, io sono disponibile, ma loro mi hanno fatto 2 accessi agli atti per non farmi dare il campo. E’ una cosa assurda! Io oggi sono contento per i ragazzi ieri hanno giocato allo Steno e che gli stranieri hanno visto per la prima volta il Borghese e sono rimasti contenti. La mia vittoria è questa qui, poi andremo fare le battaglie per chi spetta questo campo. Ho fiducia nella giustizia italiana. La giustizia in Italia ha una cosa sola che non va: è lenta, ma alla fine arriva”.