Baseball – Nettuno Bc, arrivati gli stranieri

Sono atterrati ieri presso lo scalo romano di Fiumicino quattro nuovi giocatori del Nettuno Bc. Ad annunciarlo è la stessa società nettunese tramite la sua pagina facebook. Nella serata di ieri Jhonny Montoya, Paul Estrada e Carlos Maldonado si sono recati presso la sede del Nettuno Bc per firmare alla presenza del presidente Piero Fortini i rispettivi cartellini. Un segno forte da parte della società che ha dimostrato di proseguire senza freni nel suo lavoro in vista dell’imminente stagione, al di là delle vicissitudine burocratiche ed amministrative che hanno portato il comune a revocare la concessione del Borghese alla società, revoca contro cui la squadra di Fortini ha annunciato ricorso.

Intanto il 27 marzo, giorno del playball, è sempre più vicino. Il Nettuno Bc sarà impegnato a Rimini, ma è indubbio che questa situazione ha costretto il manager Guglielmo Trinci a cambiare qualcosa nel calendario della preparazione. Ora il Nettuno sta proseguendo gli allenamenti nel campo di Santa Barbara e nella struttura dell’Accademy, ma è necessario che la politica non trascuri questa situazione che rappresenta una sconfitta per il mondo del baseball e dello sport nettunese. E’ necessario che questa vicenda non passi in secondo piano a causa delle dimissioni del sindaco Chiavetta e che, chi di dovere, si impegni a prendere in mano la situazione del Borghese e trovare la giusta soluzione a questa ferita che fa male agli sportivi del territorio.

Se ci sono state delle irregolarità è sacrosanto intervenire, ma lo si deve fare in maniera repentina evitando che questa storia si trasformi nell’ennesima opera incompiuta della città. Altrettanto giusto sarà verificare perché in quattro anni queste irregolarità non sono mai venute fuori. Qualcuno anche in quel caso sbagliò ed è necessario che si capisca chi, come e perché ci sono state queste leggerezze nella macchina amministrativa comunale. Solo così sarà possibile un’azione limpida e trasparente che possa essere la base per ricomporre i pezzi di questa vicenda. Solo così ogni decisione che verrà presa in merito alla gestione del Borghese potrà essere percepita come per il bene del movimento del baseball nettunese e non come l’ennesima battaglia di una guerra politico-sportiva che da troppo tempo affligge la città di Nettuno. Una guerra che al momento ha portato solamente al poco invidiabile risultato che la città si ritrova nel massimo campionato di baseball con due squadre, e senza che nessuna delle due al momento possa giocare in quello che il più grande ed importante stadio di baseball in Europa.

Per il bene del baseball e della città è importante che la politica prenda sul serio questa vicenda e trovi presto una soluzione. L’inizio non è stato certo dei migliori che i “lucchetti” apposti all’impianto e il materiale dei giocatori del Nettuno Bc ancora all’interno senza questi siano potuti entrarne in possesso. Se questa è la serietà con cui si intende affrontare la vicenda è meglio da subito cambiare registro.