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Calcio, allenamento al Villa Claudia per la nazionale italiana amputati

Ospiti presso il campo del Falasche è stata la nazionale italiana calcio amputati. Occasione questa per sensibilizzare su un argomento ai più poco noto"

Un allenamento “particolare” quello che si è svolto nelle scorse settimane presso il centro sportivo di Villa Claudia. Ospiti presso il campo del Falasche è stata la nazionale italiana calcio amputati.

“Intanto ringrazio la società sportiva del Dil.Falasche per l’ospitalità – spiega Fabio Berellini   responsabile del progetto da lui coordinato con l’ ELITE SPORT ITALIA LAB. (E.S.I Lab.) – Venerdi mattina,abbiamo svolto un protocollo di lavoro con Arturo Mariani, atleta della Nazionale Italiana Calcio Amputati. E’ stata un’occasione questa per sensibilizzare l’opinione su un argomento ai più poco noto. Sono parole di pancia quelle che credo descrivano al meglio cosa significa far crescere questi ragazzi e crescere con loro. La disabilità è spesso sotto lineata dallo sguardo delle persone perchè chi ha la fortuna di passare del tempo con questi ragazzi non si ricorderà mai di loro perchè disabili.

 

La Nazionale Italiana ha una storia recente: nasce dalla volontà di Francesco Messori, un ragazzo nato senza una gamba, ma con una forte passione per il calcio.
Nel 2011 il Centro Sportivo Italiano ha concesso a Francesco di giocare in un campionato CSI di normodotati. Utilizzando Facebook, Francesco è riuscito a reclutare una squadra di persone amputate provenienti da tutto il territorio italiano. Nel 2012 la squadra si costituisce sotto l’egidia della Presidenza Nazionale del Centro Sportivo Italiano. Oggi la Nazionale è ufficialmente parte della WAFF – World Amputee Football Federation.

La Elite Sport Italia ha iniziato con questi ragazzi un progetto di collaborazione che ha lo scopo di migliorare le loro prestazioni e di dar loro supporto migliorando anche la biomeccanica del movimento atletico di tutti i giorni, non solo in campo. “La nostra competenza è ampia e altamente professionale – spiega Berellini – Un software open source ci permette di eseguire test atletici sui ragazzi e studiare le loro capacità propriocettive. L’implementazione di quanto rilevato nei test è eseguita da ragazzi (con titolo appropriato) attraverso protocolli ci cui abbiamo il copyright. Vogliamo far consocere questa realtà nel nostro terriotorio ed intraprendere progetti sociali con le società sportive e le amministrazioni che ne manifesteranno interesse. Questi ragazzi meritano il sostegno di tutti noi”.