La fusione tra Nettuno calcio e Virtus Nettuno non si farà, almeno per quest’anno. Troppo stretti i tempi e troppe le problematiche da risolvere, soprattutto per quanto riguardo lo stadio Celestino Masin, per procedere con la creazione di una società calcistica unica. Il progetto, però, non cambia con le parti che restano concordi sugli obiettivi da raggiungere, ma ad inizio luglio bisognerà procedere con le iscrizioni ai campionati e difficilmente il comune di Nettuno potrà trovare una soluzione per il Masin e le sue criticità in così poco tempo. Tutto rimandato, dunque, al prossimo con le due società potrebbero già avviare una collaborazione in questa stagione gestendo di concerto la prima squadra del Nettuno Calcio, che parteciperà al campionato di Promozione, ma restando separate con i settori giovanili. Per definire questa possibile collaborazione e i suoi termini le parti dovrebbero incontrarsi la prossima settimana.
“L’Amministrazione comunale si è dimostrata disponibile – ha spiegato il presidente della Virtus Nettuno Alessandro Mauro – ma i tempi sono troppo stretti e i problemi da risolvere al Masin sono troppi. Noi dobbiamo iniziare la programmazione per la prossima stagione e affrontare una fusione senza certezze e senza un quadro chiaro di tutte le situazioni non sarebbe una scelta saggia. Abbiamo cinque categorie regionali con la juniores pronta ad essere ripescata in Elite, un settore giovanile con oltre 300 iscritti e un struttura gioiello come il Mirko Ricci da portare avanti. Possiamo valutare se ci sono i presupposti per collaborare con il Nettuno Calcio nella gestione della prima squadra mantenendo i settori giovanili separati. Per la fusione ne riparleremo il prossimo anno”.
Concorde con questa visione anche Roberto Loreti, socio del Nettuno Calcio. “I tempi sono troppo stretti per chiudere la fusione per la prossima stagione – ha detto Loreti – Da subito possiamo avviare un discorso di sinergia per la prima squadre e il prossimo anno potremo valutare di nuovo il discorso della fusione”.
Il problema Masin con tutte le sue criticità, dalle tribune agli spogliatoi, dall’impianto elettrico al campo di gioco, però resta. “Martedì abbiamo riconsegnato tutto e staccato le utenze – ha detto Loreti – ora stiamo in attesa di capire se la prossima stagione conviene giocare al Masin o spostarci in un’altra struttura, come ad esempio quella del De Franceschi”.