Home Sport Cultura sportiva, l’esempio del Rugby Anzio e la sua Carta Etica

Cultura sportiva, l’esempio del Rugby Anzio e la sua Carta Etica

L’episodio dei due genitori venuti alle mani durante una partita di calcio, categoria Pulcini 2006 a Nettuno, richiama la necessità di intervenire su un problema serio che è quello dell’educazione sportiva, non solo di dirigenti e atleti, ma anche, e forse soprattutto, dei genitori. In questo senso un’esempio virtuoso sul territorio è rappresentato dal Rugby Anzio. Una società che ha scelto la linea dura contro i comportamenti scorretti. Una filosofia più che un semplice regolamento che in anni e anni di attività si è cercato di far assimilare ai diretti interessati. Un’operazione culturale di formazione più che di repressione del fenomeno. Un percorso forse lungo e di non facile attuazione, ma che col tempo dà i suoi frutti.

Il Rugby Anzio da anni ha adottato una carta etica, un codice di comportamento per dirigenti, atleti e anche genitori. Un documento scritto, quasi come fosse una “Costituzione”, che tutti sono chiamati a rispettare senza eccezione alcuna. La carta è divisa in sezioni, ognuna con 10-15 regole dedicate specificatamente a dirigenti, giocatori e genitori. “La carta- dice il presidente Flavio Vasoli – viene firmata e consegnata ad ogni atleta e ai genitori al momento del tesseramento e noi ci applicchiamo per farla rispettare. Chi non lo fa viene punito con sanzioni societarie che si aggiungono a quelle federali o addirittura all’allontamento. E’ necessario cambiare la cultura, magari attraverso momenti di incontro, condivisione e riflessione”.

Un cambio culturale per essere efficace deve però essere intrapreso da tutte le società presenti. La Virtus Nettuno, squadra che ospitava la partita dove è avvenuto il deprecabile episodio dei genitori venuti alle mani, da anni lavora con i ragazzi per il rispetto delle regole nel segno della correttezza sportiva. Purtroppo, però, a volte non basta perché le squadre in campo sono due ed una società può educare solamente i suoi componenti siano essi genitori, giocatori o dirigenti. Per questo sarebbe bene che venga fatta una vasta operazione di concerto e che tutte le società adottino un regolamento comune da far rispettare ai propri sostenitori o componenti societari o giocatori per far sì che episodi del genere non si ripetano più, soprattutto davanti a bambini che hanno come obiettivo solo quello di divertirsi.

Di seguito riportiamo testualmente la chiusura della Carta Etica del Rugby Anzio che possa essere di ispirazione per la creazione di un Codice simile che possa essere sottoscritto da tutte le società sportive, magari con l’avallo delle federazioni.

La dirigenza della Rugby Anzio Club si impegna a far rispettare il presente Codice Etico ad ogni suo rappresentante e chiede di fare altrettanto a giocatori e genitori.  Chiunque venga a conoscenza di comportamenti contrari al presente Codice Etico è invitato a parlarne con l’Accompagnatore, l’Allenatore o qualunque altro dirigente della società. Una apposita Commissione Disciplinare valuterà ogni singolo caso portato a sua conoscenza, sia esso relativo a giocatori, genitori, allenatori e team manager, e deciderà il provvedimento disciplinare più adeguato, dal semplice richiamo verbale, alla comunicazione scritta, sino all’allontanamento, nei casi più gravi.  La Rugby Anzio Club ha come primo obiettivo quello di crescere grandi uomini e non grandi campioni, e questa crescita non si sviluppa solo nel campo da gioco ma anche fuori, perché una volta che si è rugbisti lo si resterà sempre, sia dentro che fuori dal campo.  Nobiltà, lealtà, senso di responsabilità, rispetto dell’avversario, spirito di sacrificio, altruismo, amicizia, impegno, gioco di squadra, coraggio: questi valori sono il DNA del nostro Rugby che intendiamo trasmettere ai nostri giocatori attraverso i nostri tecnici, dirigenti, genitori e tifosi”. 

LA CARTA ETICA DEL RUBGY ANZIO E’ SCARICABILE SUL SITO www.anziorugby.it