Ancora incerto il futuro dei due maggiori impianti sportivi della città di Nettuno. Mentre i cittadini amanti di baseball e calcio attendono notizie certe riguardanti lo stadio Steno Borghese e Celestino Masin, dovranno accontentarsi di alcune indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi. Per il Borghese, come si sa, si attende la ripubblicazione del bando di gara dopo che quello emanato dal commissario prefettizio Raffaela Moscarella e a cui il Nettuno Baseball City, unica squadra al momento iscritta al massimo campionato italiano, aveva partecipato. Dovrebbe essere questione di giorni la pubblicazione del bando che, però, non dovrebbe presentare importanti novità rispetto a quello precedente. Una scelta che di certo non farà saltare dalla gioia il Nettuno Baseball City che ha espressamente criticato il bando a cui ha partecipato come detto pubblicamente solo “per dovere verso la città”. L’unica cosa a cui è stata messa mano, pare, è la parte che riguarda la disponibilità dell’ impianto da parte del comune considerata troppo esigua nel bando precedente. Saranno chieste, probabilmente, anche alcune garanzie per interventi da apportare all’impianto che la società dovrà adoperare. Le finanze di una squadra dilettantistica e di un sport “povero” come il baseball, però, sono quelle che sono e diventerebbe complicato pagare un canone di affitto elevato ed interventi esosi senza una compartecipazione comunale (cosa che accade invece, ad esempio, a Grosseto e Parma). La speranza è che si arrivi ad un punto di equilibrio tra le esigenze del Comune e le possibilità economiche della società, fermo restando che uno stadio senza Nettuno Baseball avrebbe poco senso e considerando che lo stadio è stato costruito proprio perché c’era una squadra che rappresentava la città in Italia e all’estero, e non il contrario.
Per quanto riguarda lo stadio di calcio Celestino Masin, invece, la situazione è ancora più incerta. Anche qui, infatti, era stata pubblicato il bando di gara a cui il Nettuno Calcio, la prima squadra della città, ha partecipato. In questo frangente, però, il bando non è stato revocato. Al momento sono stati chiesti alcuni chiarimenti riguardo l’offerta presentata al Nettuno Calcio, un po’ come era accaduto poco dopo la chiusura del bando al Nettuno Baseball City. Se i chiarimenti saranno esaustivi si potrà procedere con l’assegnazione, altrimenti, anche in questo caso incombe la possibilità della revoca. La cosa fondamentale in entrambi i casi è che venga rispettato lo sport nettunese. Entrambi gli impianti, infatti, sono stati realizzati per ospitare le prime squadre della città, quelle che rappresentano Nettuno a livello regionale (nel caso del calcio) e internazionale nel caso del baseball. Questo è l’interesse pubblico primario che va tutelato per i tifosi che vogliono tornare a sostenere le proprie squadre nelle loro “case”.