Non dovrebbe essere una questione lunga quella che porterà alla pubblicazione di un nuovo bando per l’assegnazione dello stadio di baseball Steno Borghese di Nettuno. Entro dieci giorni, infatti, potrebbe essere già pronto dopo che la giunta comunale ha deciso di revocare quello emanato dall’allora commissario prefettizio Raffaela Moscarella per cui era giunta l’offerta solo del Nettuno Baseball City, unica squadra cittadina a partecipare al massimo campionato italiano di baseball. A far propendere per la revoca la limitata partecipazione di altre società ed un numero ristretto di giorni a disposizione dell’impianto per il Comune. A grandi linee il bando dovrebbe rimanere lo stesso, con l’approfondimento di alcuni aspetti che diano le garanzie desiderate al Comune e che sia più appetibile anche da altre società, cercando di trarne anche il vantaggio economico sperato dall’Ente.
C’è da dire, però, che l’impianto non fa gola a molti, sia per i lavori che dovranno essere effettuati all’interno a partire dalla sistemazione delle tribune laterali, sia perché sul territorio di Nettuno non ci sono altre squadre di baseball seniores che potrebbero giocare sul diamante del Borghese che per misure esclude tutte le squadre giovanili. A questo va aggiunta la realtà di un movimento come quello del baseball che in Italia è ancora lontano dal professionismo, fatto di realtà societarie con limitate risorse economiche e di sponsor che difficilmente scelgono di compiere grandi investimenti vista la scarsa visibilità e lo scarso seguito di questo sport in Italia, di fatto ristretto ai grandi appassionati e non ad un pubblico main-stream. Nulla a che vedere, dunque, a realtà come calcio, basket e pallavolo.
Inoltre bisogna ricordare che lo stadio è stato costruito e pensato per la prima squadra della città, quella che ha fatto la storia di questo sport, e che ha portato il nome di Nettuno in giro per l’Europa e questo deve essere il punto focale di questa situazione perché uno stadio di baseball senza il Nettuno avrebbe poco senso.
Ancora allo studio dell’Amministrazione comunale, invece, il bando di gara per la gestione dello stadio di calcio Celestino Masin. Un bando che era pressoché identico a quello del Borghese e che per questo potrebbe subire lo stesso destino, ossia la revoca.