Riprende a pieno ritmo l’attività di Media Education portata avanti dal Corecom Lazio con il coinvolgimento delle scuole del territorio regionale.
Il primo appuntamento del 2022, dal titolo “Lo sport come cura a dipendenza da Internet e social” si è tenuto questa mattina in videoconferenza dal Consiglio Regionale del Lazio.
L’incontro, patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, ha visto la partecipazione di Pasquale Ciacciarelli, Presidente della III Commissione del C.R.L., di Michela Di Biase dell’Ufficio di Presidenza del C.R.L., di Massimiliano Maselli, Vicepresidente della XI Commissione del C.R.L., di Emiliano Farascioni della Polizia Postale e di Fabio Pagliara della Fondazione “Sport City”.
La Presidente del Corecom Lazio, Maria Cristina Cafini, ha aperto i lavori mettendo in evidenza che “La dipendenza da Internet e dai social sta diventando un problema di salute e generazionale, la maggioranza dei ragazzi passa molte ore al giorno davanti agli schermi degli smartphone, e sempre più spesso questa dipendenza è correlata ad un aumento dell’aggressività, dell’ansia, dello stress, con effetti negativi sul rendimento scolastico”.
La Consigliera del Corecom Lazio Iside Castagnola ha sottolineato come “lo sport sia il connettore sociale più idoneo ad abbinare tecnologia, percorsi di educazione alimentare e stili di vita sani”.
Subito dopo ha preso la parola il Presidente Ciacciarelli che ha incentrato il suo intervento sul paradigma ‘Lo sport è vita’. “Fare sport regolarmente – ha dichiarato – permette di migliorare l’umore e diminuire i livelli di stress; in poche parole, sport è felicità. In un mondo sempre più virtuale, è importante infondere nei ragazzi queste nozioni, soprattutto alla luce del periodo pandemico che ha ridotto in casa milioni di adolescenti con la Dad. È fondamentale dunque arrivare a più ragazzi possibile con campagne di sensibilizzazione che mirino proprio a questo”.
“Le nuove tecnologie – ha poi affermato la Consigliera Di Biase – hanno portato a un cambiamento significativo nella vita di tutti noi. È importante insegnare ai ragazzi ad acquisire una buona educazione digitale e, al contempo, spronarli verso relazioni sociali vere e non solo virtuali, anche attraverso lo sport e l’attività fisica che rappresentano per loro sane opportunità di incontro, socializzazione e crescita”.
Il Consigliere Maselli, ha sottolineato come durante il lockdown “la consapevolezza del problema della dipendenza da internet e più in generale dai social è cresciuta in maniera esponenziale. La pratica di un’attività sportiva, per i valori educativi e sociali che lo sport dovrebbe avere, può rappresentare un argine ad un uso esagerato di questi mezzi, ma serve maggiore impegno da parte delle istituzioni che devono investire sempre di più con politiche di sostegno alla famiglia, all’istruzione e alla diffusione dello sport.”