Storia sul Santuario
In provincia di Roma, a soli 2 km dal confine del Lazio con l’Abruzzo, in fondo alla “valle santa”, conosciuta in tutto il mondo per i monasteri benedettini di Subiaco. È situato nel comune di Vallepietra, a 1337 metri s.l.m., sul fianco meridionale del Colle della Tagliata
(1654 m), contrafforte del monte Autore (1853 m).
I monti circostanti sono i Simbruini; nella valle, ai piedi del Santuario, nasce il Simbrivio, affluente dell’Aniene. Oggi, le purissime acque del Simbrivio sono quasi tutte immesse in acquedotti e vanno a dissetare gli abitanti delle province di Frosinone, Roma e Latina.
L’abbondanza delle acque nei pressi del Santuario ha ispirato il canto:
Scorre l’acqua da ogni parte / quanto più la gente arriva.
Dallo scoglio onde deriva / chi si vuole dissetar?
quasi a significare che essa scaturisce dal Santuario di Dio, autore e sorgente di quella vita di cui l’acqua è l’elemento indispensabile.
Al pellegrino che, dopo un viaggio disagiato, giunge nei pressi del Santuario, si presenta lo spettacolo impressionante dello Scoglio, roccia tagliata a strapiombo, alta circa 300 metri, che si apre a metà altezza in uno stretto piazzale su cui poggia il piccolo Santuario.
Dallo Scoglio il panorama spinge l’animo a cogliere le meraviglie del creato: si vedono Vallepietra, la valle del Simbrivio, gli Ernici, i Lepini che impediscono la vista del mar Tirreno.
Nel piazzale sorgono diversi centri di devozione. La zona che li racchiude è “zona sacra” e spesso risuona di melodiosi canti sacri tradizionali, ripetuti con insistente devozione dalle “Compagnie” dei pellegrini. Luoghi di devozione sono in primo luogo l’antica Chiesetta-Santuario della SS. Trinità; nel piano sottostante, la Cappella del Crocifisso o Cappella feriale, la Cappellina di Sant’Anna e la Cappellina di San Giuseppe.
Nel 2003 sono stati inaugurati i locali del museo. I pellegrini, attraverso un percorso obbligato, possono trovare in queste sale museali ex-voto, oggetti di culto e documenti inerenti alla storia del Santuario. Il 3 ottobre 2005, in ricordo del quinto anniversario della visita di Giovanni Paolo II al Santuario della SS. Trinità, è stato inaugurato il “Rifugio” a lui dedicato. Nell’ottobre 2007 sono iniziate le celebrazioni nella chiesa sotterranea, ricavata con opportuni accorgimenti nei locali una volta adibiti a rifugi, con accanto la Penitenzieria.
Nel piano sottostante sono stati ricavati locali per riunioni e per ospitalità.
Inoltre, vi è esposta la mostra fotografica “Fede e tradizione al Santuario di Vallepietra 1881-2006” realizzata dal Ministero per i Beni e le attività culturali. Nel 2016 è stata inaugurata la cappella dell’Adorazione.
Centro di fede e spiritualità. L’immagine venerata nel Santuario è un antichissimo affresco di scuola bizantina, rappresentante la SS. Trinità, cioè Dio uno nella natura, ma distinto in Tre Persone: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Ai piedi dell’antica
scalinata è l’edicola dello “Spirito Santo” con l’affresco di fine Quattrocento della Trinità “latina” restaurato nel 2011.
Il Santuario di Vallepietra è forse l’unico nel mondo occidentale dedicato ed intitolato alla SS. Trinità, ed è frequentato da molti secoli da folle di popolo devoto. La santità e la infinita grandezza di Dio, rese qui quasi sensibili dall’imponenza dell’ambiente che circonda il Santuario, fanno sentire al pellegrino la propria piccolezza e povertà morale e sono un forte richiamo a meditare le parole di Dio:
Siate santi, poiché Io sono santo (Lv 20, 26). Tanti, colpiti, rientrano in sé stessi e.… finiscono al confessionale, sempre accessibile, disposti a condannare gli errori del passato e a riallacciare il contatto con Dio.
Quello del ritorno a Dio e dell’incontro con Lui è da sempre il vero scopo del Pellegrinaggio al Santuario della SS. Trinità, tanto da aver dato vita, da oltre due secoli, al rito del Pianto delle zitelle, lauda sacra cantata dalle “zitelle” (giovani donne di Vallepietra), le quali – presentando ognuna un simbolo della Passione di Cristo – ne rievocano con intensità ogni momento. Il canto culmina nel pianto della Maddalena e nello straziante lamento della Madonna, e termina con l’invito al pentimento e alla riconciliazione con Dio e i fratelli.
Storia e tradizioni. Sull’origine del Santuario si hanno due tradizioni e poche, incerte
notizie storiche. I primi documenti, conservati nell’archivio capitolare di Anagni, risalgono al 1079 e al 1112.
La prima tradizione, di origine popolare, narra di un contadino il quale, mentre arava i campi della Tagliata, vide i buoi precipitare nel vicino strapiombo. L’aratro rimase aggrappato alla roccia; il pastore invocò con fede e fervore la SS. Trinità e, sul ripiano del Santuario, ritrovò i buoi vivi e sani, che adoravano l’immagine della
Trinità dipinta nella grotta.
La seconda tradizione, di origine letteraria, trascritta dall’Abate del Santuario Salvatore Mercuri († 1926), narra di due Ravennati che, per sfuggire alla persecuzione di Nerone, da Roma si rifugiarono al Santuario, dove furono visitati dagli Apostoli Pietro e Giovanni ed ebbero l’apparizione della Trinità.
In genere gli studiosi ritengono che il Santuario sia sorto su un antico tempietto pagano e che sia stato fondato tra il IX e il X secolo da monaci basiliani rifugiati nella grotta, i quali sarebbero anche gli autori dell’affresco della Trinità; altri ancora ritengono fondatore del Santuario San Domenico di Sora.
Quest’anno il 16 febbraio essendo di sabato, le celebrazioni si svolgeranno nella sola giornata e saranno divise in due diversi momenti: La mattina alle ore 7.00 si parte a piedi dalla chiesa Parrocchiale di Vallepietra in pellegrinaggio verso il Santuario dove, alle ore 10.00, ci sarà la solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti.
Il secondo momento si svolgerà a Vallepietra il pomeriggio, alle ore 15.00 presso il salone parrocchiale ci sarà la Proiezione del Film-Documentario sul Santuario realizzato dalla Rai nel 1960; alle ore 16.30 Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo S.E. Mons. Lorenzo Loppa e a seguire processione del Quadro della Trinità lungo le vie del paese.
Da qualche anno la festa dell’Apparizione sta diventando sempre più importante e partecipata: arrivano a Vallepietra centinaia di pellegrini per visitare e rendere grazie alla Trinità nell’unico giorno della pausa invernale in cui il Santuario riapre.
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