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RICEVUTO E PUBBLICATO – L’esperienza del parto in casa, la gioia di Giorgia

Quando ho saputo di essere incinta per la seconda volta ho voluto fin da subito che a seguire il decorso della mia gravidanza fosse un’ostetrica, essendo rimasta delusa da una precedente esperienza medico-ospedaliera. Ho conosciuto Alessandra Pernafelli tramite il solito passa parola tra mamme che, incuriosendomi, mi hanno spinta a visitare la sua pagina Facebook e, di lì a poco, a contattarla. È stato ”amore a prima vista”. Fin dal nostro primo incontro ho capito che Alessandra non è solo un’ ostetrica ma molto di più. È un’amica, una confidente, una persona positiva, accogliente e soprattutto un’ottima professionista: sempre attenta e scrupolosa, non lascia nulla al caso e andando in fondo alle cose non trascura la parte più importante del lavoro che ha scelto: stare dalla parte delle donne, ascoltare con amore le loro storie, le loro ansie e paure creando una perfetta empatia. Tutto questo, nel mio caso, si è verificato in ogni singolo momento della gravidanza, bello e brutto, ma soprattutto si è amplificato nel momento del parto, che non è stato un parto qualsiasi ma un meraviglioso parto in casa, la casa dei nonni dei miei figli. Scegliere di partorire in casa significa scegliere di avere un parto rispettato, un parto dolce dove non c’è nessuno a metterti pressione o a velocizzare i tuoi tempi e quelli del tuo bambino. Significa altresì vivere in piena armonia un momento fondamentale per ogni donna, assecondando il corpo e quello che esso ci comunica, compiendo un atto che si ripete da secoli ed è il più naturale del mondo. Solo che a volte ce ne dimentichiamo. Il mio parto in casa (primo nel 2019 ad Anzio e Nettuno! ) è stato magico e questa magia è stata possibile solo grazie ad Alessandra e alla sua collega Noemi Chiarlitti che, insieme, mi hanno aiutato a fidarmi del mio corpo e a prepararmi ad accogliere il mio bambino con profonda serenità e sensibilità. Sono state preziose, professionalmente ineccepibili e umanamente straordinarie. Non basta un semplice ringraziamento per esprimere la felicità di quel momento ma voglio renderlo pubblico per far sì che tutte le mamme e le future che hanno una gravidanza fisiologica possano viverla come un dono e non come una ” malattia” da monitorare. Concludo con una frase che Ale mi ha ripetuto spesso: ” La mela cade dall’albero quando è matura. Le mamme sanno partorire e i bambini sanno nascere, la natura fa da sé ”. Nascere in casa si può ed io consiglio a tutte le mamme di vivere questa bellissima esperienza. Grazie Alessandra, grazie Noemi… Siete due ostetriche speciali!

 

Giorgia