I ragazzi del Santuario di Nettuno salutano Paolo Favari
Caro Paolo,
in questo clima di emergenza sociale in cui non si ha la possibilità di celebrare una messa per te abbiamo pensato di scrivere una lettera.
Un piccolo pensiero per ricordarti e per dirti grazie.
Grazie Paolo, per il tuo amore per Nettuno e per l’entusiasmo con cui ci hai spalancato tante volte le porte di casa tua.
Grazie Paolo, per le giornate in campagna, per le Pasquette e per i 25 aprile.
Ti ricordiamo alle prese con le botti di vino giù in cantina o pronto a portarci su la bombola da attaccare al bruciatore comprato appositamente per quei pranzi da 30 persone che riuscivamo a fare.
Ti ricordiamo andare al mattino alla casa in campagna per preparare il camino per farci stare caldi o la brace affinché la carne venisse al meglio.
Ti ricordiamo presente gentile, premuroso, generoso.
Quando ti sei ammalato, insieme con il rettore Padre Pasquale abbiamo voluto che celebrassi comunque le tue nozze d’ argento. Abbiamo fatto una sorpresa a te e ad Amelia e chi ha potuto si è presentato in casa vostra.
Sei rimasto felice quel giorno. “Poi faremo una bella messa” ci hai detto. Purtroppo quella messa non l abbiamo potuta celebrare e purtroppo non potremo neanche celebrare un funerale.
Siamo certi però che a te non importi. Tu avevi la capacità di vedere “oltre”.
Cara Amelia e caro Paolo Giovanni, non sentiatevi soli. La fede ci deve aiutare a comprendere che Paolo ci ha lasciati sulla terra ma si è trasferito in una nuova realtà in cui regna solo l Amore. Vi siamo vicini con il cuore e con la preghiera.
Ciao Paolo, grazie di tutto. Ora riposa in pace e veglia sulla tua amata famiglia e su ciascuno di noi.
Con amore
I ragazzi del Santuario di Nettuno
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