In Lombardia, Veneto e nelle altre regioni del nord coinvolte dalla diffusione massiccia del Coronavirus sono stati sospesi tutti gli eventi e le manifestazioni ma anche chiusi i negozi e i centri commerciali. Più di dieci i comuni in quarantena dai quali non si può entrare o uscire. E mentre il Nord si blinda, nel resto del Paese vengono prese importanti misure.
Bonifiche sui mezzi pubblici, disinfettante per gli autisti, mascherine e guanti alle guardie private delle stazioni. E soprattutto, multe a chi è stato nei comuni del focolaio e non avvisa immediatamente la Asl del suo ritorno a casa. Sono queste alcune delle misure prese nella Capitale per contrastare il coronavirus. Tra le indicazioni, anche quella di non recarsi al pronto soccorso e chiamare invece il numero unico per le emergenze 112 o il 1500. Chi torna a casa dalle zone rosse deve ricordare che le prime persone che mette a rischio contagio sono i propri parenti e familiari. Oltre alle misure di prevenzione già diffuse dal governo (come quelle che riguardano le buone pratiche igieniche) e allo stop di concorsi pubblici e gite scolastiche, c’è una novità. Per chi arriva dalle zone del focolaio del coronavirus, cioè dai comuni in quarantena del Nord, scatterà l’obbligo di contattare la Asl. Multe salate, quindi, per tutti coloro che arriveranno nel Lazio dalle zone rosse. L’ordinanza inoltre include la creazione di una rete di comunicazione con tutti i sindaci della regione con l’obiettivo di scambiarsi informazioni in tempo utile per bloccare qualsiasi probabilità di diffusione del Covid-19.