Al Pronto soccorso di Anzio, come in tutte el altre strutture sanitarie e come negli uffici postali, comunali e negli studi medici, non sono ammessi accompagnatori. I cittadini che hanno necessità devono andare da soli e fermarsi lo stretto indispensabile, per limitare il rischio contagio da coronavirus. L’emeregnza dovrebbe instillare delle sane abitudini nei cittadini che, di norma, non dovrebbero affollare luoghi innocui girano germi e batteri grazie al fatto che vi si rivolge chi spesso sta male. Oggi è stato effettuato un tampone per il Covid 19 su un paziente di 65 anni, con influenza e difficoltà respiratorie, probabilmente affetto da polmonite. Lo si è fatto perché le direttive del Ministero impongono di fare accertamenti su chi ha complicanze respiratorie per l’influenza ma l’uomo non sembra aver avuto contatti con nessuna situazione di rischio e, pur mettendo in atto ogni procedura di sicurezza nell’interesse del personale medico, infermieristico e di tutti i cittadini, si è propensi a credere che si tratti di una normale influenza. In ogni caso l’Ospedale di Anzio si è attrezzato per fronteggiare l’emergenza, perché la prevenzione è la prima vera arma per fronteggiare ogni situazione legata alla salute. Restano in piedi tutte le raccomandazioni che da giorni arrivano da Governo, regione e strutture varie: niente assembramenti, distanza di sicurezza di un metro e mezzo, niente abbracci e strette di mano, lavarsi le mani di frequente e on frequentare luoghi affollati.